Metti una magica sera d’estate, una di quelle in cui una splendida luna piena risplende nel cielo e l’aria calda ti accarezza il viso; metti una location di incredibile bellezza come il chiostro del Palazzo San Bernardino, vero e proprio gioiello architettonico che impreziosisce il centro storico di Rossano; metti un pubblico numerosissimo e attento, entusiasta e competente; e, ancora, dell’ottimo vino calabrese da degustare guidati per mano dai sommelier professionisti della F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) e un trio di musicisti di incredibile talento che affrontano un repertorio coinvolgente e divertente. L’alchimia del Peperoncino Jazz Festival, ancora una volta, è fatta. Lunedì scorso il chiostro di Palazzo San Bernardino, che da oltre un decennio rappresenta uno dei palchi storici del festival calabrese che negli anni ha saputo conquistarsi il ruolo di Festival Jazz Internazionale della Calabria (sul quale, nelle scorse edizioni, si sono esibite vere e proprie star del jazz internazionale, quali John Scofield, Joshua Redman, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Maria Joao, Mark Turner, Joey Calderazzo, Alvin Queen, Danilo Rea, Paolo Fresu e tanti altri) ancora una volta ha ospitato, dunque, uno dei concerti di maggior interesse di quella che nei fatti si sta dimostrando come una strepitosa XVI edizione dell’evento organizzato dall’associazione Picanto e diretto da Sergio Gimigliano, con una serata all’insegna del ritmo e del coinvolgimento dei tanti spettatori che, come da tradizione, hanno affollato lo splendido chiostro. Protagonista sul palco, uno dei pianisti più rappresentativi della scena jazzistica contemporanea: l’acclamato pianista, compositore, arrangiatore ed educatore statunitense Peter Martin, già apprezzato in tour al fianco di artisti importanti come Christian McBride, Joshua Redman, Dianne Reeves e Wynton Marsalis e per ben due volte selezionato alla Casa Bianca per una cena di stato che ospitava, tra gli altri, il presidente Obama in persona. Vincitore di un Grammy Award con Dianne Reves con l’album “A little Moonlight” da lui arrangiato e suonato e apparso anche nel film di George Clooney “Good Night” (la cui colonna sonora, sempre da lui composta e suonata, ha vinto a sua volta il Grammy), nel corso della serata, ad ingresso libero grazie alla forte sinergia tra l’amministrazione comunale di Rossano guidata dal sindaco Stefano Mascaro e l’imprenditoria privata cittadina (con l’importante sponsorizzazione delle aziende La Pietra e Montagna), è stato supportato musicalmente da una sezione ritmica d’eccellenza, composta dal contrabbassista Giuseppe Venezia (già al fianco di Greg Hutchinson, John Allred, Mike LeDonne, Jerry Bergonzi ecc.) e dal batterista campano Elio Coppola, i cui ritmi hanno accompagnato artisti del calibro di Benny Golson, Joey De Francesco, Peter Bernstein, Dado Moroni, Ronnie Cuber, solo per citarne alcuni .Durante il concerto il trio ha proposto una serie di brani originali a firma del pianista americano (“Broadmoor”, dedicato al suo vicinato e la speldida “Garacha’s Parish”), accanto a pezzi di autori quali Stevie Wonder (“People Make The World Around”) ed Ellis Marsalis, padre di Wynton e Branford (“Swingin’ At The Heaven”) e classici standard jazz riarrangiati in modo del tutto personale (oltre ad una versione accattivante di “Flamenco Sketches”, uno dei brani più popolari di Miles Davis, dolcissime quelle di “In a Mellow Tone” e della ellingtoniana “Sofisticated Lady”), per uno spettacolo fortemente caratterizzato nel segno dello swing e molto coinvolgente, al punto da finire con una vera e propria standing ovation del pubblico al termine del bis “Look Ka Py Py”, pezzo a firma di un famoso gruppo funk di New Orleans, The Meters. Dopo il concerto-evento rossanese e le riuscitissime serate che lo hanno preceduto (le tappe a Sibari, Corigliano, Villapiana, Roseto, nei due paesi arbereshe dell’entroterra ionico Vaccarizzo e Plataci), domani sera (giovedì 10 agosto) è in programma l’ultima tappa ionica del XVI Peperoncino Jazz Festival, rassegna musicale itinerante iniziata lo scorso 12 luglio e in programma fino al 1° ottobre prossimo, che nell’arco di tre mesi di programmazione prevede oltre 50 eventi in cartellone e il coinvolgimento nel suo circuito turistico e culturale 30 località calabresi, di tutte e cinque le province della nostra regione. Il lungo itinerario turistico culturale disegnato sulla costa ionica dal festival organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano si concluderà con la tappa nell’elegante Lido Lido Imperial Beach di Rocca Imperiale, laddove, grazie alla collaborazione del vulcanico organizzatore di eventi Saro Costa, dopo i concerti degli scorsi anni in cui si sono esibiti l’Inner Four di Gianfranco Menzella e gli scatenatissimi Groovin’ High, nella notte più magica dell’estate, quella in cui le stelle cadono e i desideri si avverano, si esibirà il chitarrista brasiliano Robertinho De Paula, grande amico del festival e già ospite, nelle passate edizioni, al fianco del padre Irio (indiscusso maestro della sei corde scomparso all’inizio dell’anno, con il quale nel 2004 ha registrato “Bate Papo - Dois violoes”, salutato all’epoca dalla critica come uno dei migliori dischi dell’anno). Vero e proprio virtuoso dello strumento, Robertinho, che vanta la partecipazione ad importanti festival in tutto il mondo e collaborazioni con artisti del calibro di Ivan Lins, Larry Coryell, Paul Wertico, Martin Taylor, Dave King, Robertinho Silva, Giovanni Hidalgo e Minino Garay, nel corso della serata si esibirà a capo del suo organ trio, in cui militano colui che in passato, a più riprese è stato definito “il miglior pianista jazz della Calabria” Umberto Napolitano (musicista che ha all’attivo ben tre dischi pubblicati dalla prestigiosa etichetta discografica tedesca YVP Music e collaborazioni con artisti di grande rilievo quali Mango, Rosario Giuliani, Giovanni Amato, Giancarlo Maurino, Dario Rosciglione e Daniele Sepe), e Fabrizio La Fauci, batterista di grandissimo talento già applaudito al fianco di artisti del calibro di Alex Britti, Lutte Berg, Fresu, De Paula, nonché Gegè Telesforo, Britti, Califano, la Casale ecc. Dopo la tappa a Rocca Imperiale, che come la grande maggioranza degli eventi del PJF sarà ad ingresso libero, e prima di inondare di musica e sapori tutto il Tirreno cosentino, dall’ 11 al 13 agosto il XVI Peperoncino Jazz Festival - evento realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria (progetto presentato a valere sull’avviso pubblico relativo agli eventi culturali nell’ambito dei Fondi PAC 2017), degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di numerose amministrazioni comunali e di importanti Sponsor privati (primo fra tutti Banca BPER e poi Confindustria Cosenza, Agis e Anec Calabria, Gas Pollino, Pollino Gestione Impianti, Ottica Di Lernia, Montagna Srl, La Pietra Srl ecc.) e con l’Alto Patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli e della Reale Ambasciata di Norvegia – farà una breve incursione nel Pollino, con tappe a Laino Borgo (che venerdì 11 agosto, riprendendo la riuscitissima formula del Festival del Borgo, ospiterà una serata a doppio set nel corso della quale si alterneranno sul palco il duo composto da Vanessa Elly e Roy Panebianco e gli scatenati The Hoppers), a Mormanno (laddove il 12 è attesa la vulcanica cantante americana Denise King) e a San Basile (nel cui anfiteatro domenica 13 sarà di scena Egidio Ventura con il suo Omaggio a Petrucciani).