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CARIATI, SEQUESTRATA L'AREA EX MATTATOIO ADIBITA A STOCCAGGIO RIFIUTI
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Il personale della Stazione Carabinieri  Forestale di Rossano (CS) in località “Nica” del comune di Cariati (CS), ha accertato che all’interno delle strutture e le pertinenze dell’ex mattatoio comunale, ormai in disuso, di proprietà dell'Ente Locale, la presenza di  uno stoccaggio di rifiuti indifferenziati sul suolo con altri all’interno di un container. Nelle aree di pertinenza del plesso, agli occhi dei militari, si è configurata una vera e propria discarica abusiva con circa 40 cassonetti tipo R.S.U. fatiscenti  con all’interno accumuli di rifiuti di vario genere, evidentemente presenti da molto tempo, per la presenza di erbe infestanti in superficie. E’ stata inoltre rilevata la presenza di una ampia e densa macchia, estesa decine di metri quadri di percolato, in prossimità della quale avveniva addirittura la combustione illecita dei rifiuti, evidentemente sprigionando gas e altre sostanze dannose, senza tener conto della salvaguardia della salute e sanità pubblica e dell’ambiente, considerata la particolarità della zona. Dalle indagini effettuate è stato accertato che l’area e’nella disponibilità delle imprese, proprietaria del container, aggiudicataria dei lavori del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani del territorio di Cariati e della ditta affidataria del pubblico servizio di “pulizia spiaggia e arenile 2018”dello stesso Comune. In violazione alla normativa ascritta veniva effettuato il sequestro preventivo con finalità probatorie dell’intera area per una superficie di circa 3000mq, contenente le strutture, i cassonetti, il container e la totalità dei rifiuti abbandonati; Sono stati deferiti in stato di libertà per violazione alla normativa ambientale le imprese coinvolte, tra cui una  impresa agricola, non abilitata alla gestione dei rifiuti in quanto non iscritta nell’albo dei gestori ambientali con il legale rappresentante del comune di Cariati  in quanto titolare giuridico e di fatto dell’area ex mattatoio comunale. Il tutto sotto il costante coordinamento del Sostituto  Dott. Luigi Spina, P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Dr Eugenio Facciolla, il quale considerato che per giungere al depuratore comunale adiacente, è necessario attraversare l’area in sequestro, ne disponeva la facoltà d’uso esclusivamente per il solo passaggio dell’Impresa che gestisce l’impianto di depurazione.

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