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PER I DIALIZZATI DI REGGIO, SI DIMETTANO TUTTI
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(ANSA)  "Quanto sta accadendo a Reggio Calabria è la vergogna del genere umano. Nemmeno le decisioni, discutibili o meno, di Massimo Scura possono consentire che si arrivi a tanto scempio morale. Perché di scempio si tratta. I giochetti di fioretto tra Oliverio e Scura non devono pesare sui pazienti calabresi. Lo afferma in una nota Antonello Troya, responsabile provinciale di Cosenza dell'Aned, l'Associazione nazionale dializzati. "Che la sanità sia ormai ad un passo dal baratro - prosegue - è storia di tutti i giorni: tra balzelli, soldi, conti che non tornano come nemmeno le risonanze e le semplicissime radiografie. Diciamolo francamente: la sanità è stata abbandonata dal governo centrale. Invece di pensare all'odissea che un paziente dializzato è costretto a subire tre volte alla settimana si pensa a fare giochetti sottobanco. E intanto decine di persone sono costrette a prendere l'aliscafo per raggiungere Messina, fare 4 ore di trattamento dialitico e poi tornare a casa. Sempre che ci sia l'aliscafo, sempre che il mare sia calmo, sempre che sia in orario e che soprattutto ci si senta bene. Perché non tutti sanno che un trattamento dialitico in quattro ore ti svuota. Ti fa diventare un cadavere che cammina. Pressione alle stelle come sotto i piedi. Dolori dappertutto. E il governo nazionale che fa? Nulla. E il commissario? Nulla. Il prefetto? Nulla. E le forze politiche? Nulla". "Ora - conclude Troya - fate un piacere al genere umano in generale e ai pazienti dializzati in particolare: togliete il disturbo. State facendo solo danni in un sistema che vi vede guadagnare centinaia di soldi sulle spalle di cittadini, dei malati, dei sofferenti. Sostengo pienamente la battaglia che sta portando avanti, non senza difficoltà, il collega dell'associazione Aned Francesco Puntillo. Puntuale e preciso sta denunciando le malefatte che avvengono ormai ogni giorno, sulle spalle dei dializzati". 

Foto dalla rete

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