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LA FINE DI UN INCUBO PER UNA FAMIGLIA DI SAN DEMETRIO CORONE
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Avevano avuto la fortuna di ricevere dei beni in eredità da un loro stretto amico, di cui si erano presi cura fino alla morte avvenuta circa un anno fa, ma avevano avuto la sfortuna di trovare sulla loro strada il fratello del defunto, che aveva iniziato a minacciarli di morte già dal settembre del 2017 per ottenere i beni o avere una cospicua somma di denaro in cambio.

Solo i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno posto fine a questa escalation di violenze verbali e di minacce alla famiglia, arrestando per estorsione l’uomo, un coriglianese di 64 anni.

Nello specifico i militari della Stazione di San Demetrio Corone dopo aver ricevuto l’ennesima denuncia da parte dei componenti della famiglia che aveva beneficiato del lascito ereditario, decidevano di comune accordo con il Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Dott.ssa Simona MANERA, di pianificare un fittizio scambio di soldi per arrestare l’estorsore. Infatti il fratello del defunto, non accettando la divisione ereditaria, aveva iniziato a rivolgere continue minacce di morte, che si erano fatte sempre più violente nel tempo, ai componenti della famiglia e aveva chiesto in cambio del godimento dei beni ricevuti, una somma di 80 mila euro, da dividere in diverse tranche.

Nella mattinata di ieri le vittime concordavano con l’estorsore lo scambio di una prima somma di 500 euro in contanti, denaro falsificato ed appositamente segnato dai Carabinieri, che partecipavano all’incontro, nascosti in osservazione nelle immediate vicinanze del luogo individuato. Dopo che lo scambio era avvenuto, i militari della Stazione di San Demetrio Corone intervenivano, bloccando immediatamente C. E., coriglianese 64enne, con precedenti giudiziari e di polizia, con ancora in mano la busta contenente il denaro segnato. L’uomo veniva tratto in arresto per estorsione, come concordato con la Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal Dott. Eugenio Facciolla e lo stesso, dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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