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OPERAZIONE “TRIANGOLO”. FATTURE “GONFIATE” PER OLTRE 800 MILA EURO TRA ALBANIA, CINA, PAKISTAN E ITALIA
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Denunciati due imprenditori e sequestrato denaro per 226mila euro

I Finanzieri della Compagnia di Paola hanno eseguito un Decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente di beni per un valore pari ad euro 226.522,40, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola – dott.ssa Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore dott. Pierpaolo Bruni e del Sostituto dott. Maurizio De Franchis, nei confronti di 2 imprenditori residenti nella Provincia di Cosenza, per evasione di imposte sui redditi.  Il sequestro, eseguito nei giorni scorsi, ha ad oggetto i saldi attivi di n. 3 conti correnti, fino a concorrenza dell’importo sequestrato.  Le Fiamme Gialle paolane hanno scoperto un sofisticato meccanismo di c.d. sovrafatturazioni, pari a oltre 800 mila euro, attuato da due imprenditori appartenenti allo stesso nucleo familiare e titolari di tre società operanti nel settore della “Fabbricazione e commercializzazione di prodotti medicali”: due di diritto Italiano e una di diritto Albanese, con sede a Tirana.  Nel dettaglio, quest’ultima società acquistava beni da fornitori Cinesi e Pakistani, i quali spedivano la merce in Italia, con scalo al porto di Gioia Tauro (RC) e destinazione le sedi delle società Italiane, che a loro volta la ricevevano in virtù delle fatture di vendita (gonfiate) emesse nei loro confronti dalla stessa società Albanese.   In sintesi la società Albanese (riconducibile ad uno degli indagati) acquistava dagli stessi fornitori extracomunitari la merce ad un determinato prezzo, che poi provvedeva a rivendere alle due società Italiane (riconducibili ad entrambi gli indagati), ma ad un prezzo pressoché raddoppiato e senza che la merce subisse processi di lavorazione.  Con tali stratagemmi gli indagati traevano un indebito ed illecito vantaggio fiscale, rappresentato dal fatto che annotavano nelle contabilità delle società Italiane e indicavano nelle dichiarazioni presentate ai fini delle imposte sui redditi, l’intero importo delle fatture emesse dalla società Albanese, superiore a quello effettivo e reale, così aumentando i costi  e diminuendo la base imponibile da sottoporre a tassazione.  Il complicato meccanismo fraudolento triangolare è stato accertato dai Finanzieri all’esito di un laborioso esame della contabilità delle imprese e delle copie dei supporti informatici acquisiti nel corso delle attività investigative.  Al termine delle indagini sono state denunciate 2 persone per i reati di “Emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”, le quali con il sequestro disposto dal Tribunale di Paola vengono private di denaro per 226 mila euro. Prosegue l’attività da parte della Procura della Repubblica di Paola e della Guardia di Finanza calabrese a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti.

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