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Cipressi tagliati, le precisazioni del parroco
19/12/2025 |
Attualitą
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La parrocchia di Santa Maria della Consolazione, nella persona del parroco don Mario Ciardullo, unitamente al Consiglio Affari Economici Parrocchiale, intende fare alcune precisazioni a seguito dell’abbattimento dei tre cipressi siti in Via della Chiesa, 3 in Arcavacata (CS), avvenuto in data 13.12.2025. L’Ente Parrocchia precisa che i giudizi manifestati negli ultimi giorni, soprattutto a mezzo social media e di stampa giornalistica, risultano incompleti e infondati poiché non si ha piena conoscenza dei fatti, delle circostanze e dello stato dei luoghi. Ciò che ha portato all’abbattimento degli esemplari di cipresso è stato un iter complesso e dettagliato, dal costo complessivo di € 5.065,00; iter seguito minuziosamente secondo quelle che sono le leggi dello Stato e della Chiesa alle quali siamo SEMPRE chiamati ad obbedire. Un iter lungo che ha prodotto numerosi documenti, senza i quali non si sarebbe potuto procedere all’abbattimento degli alberi, e senza i quali gli enti preposti non avrebbero rilasciato le dovute autorizzazioni. Il giorno 17.11.2023, a seguito della chiusura per inagibilità della chiesa Santa Maria della Consolazione in Arcavacata (CS) da parte dei VVF, i due cipressi accanto alla torre campanaria e quello sul perimetro Sud Est della chiesa sono stati attentamente valutati dagli stessi VVF, i quali hanno richiesto immediatamente una V.T.A. (Visual Tree Assesment). La Valutazione della Stabilità degli alberi, è basata sui rilievi visuali (condizioni vegetative, fitosanitarie e di stabilità). Tale V.T.A. è stata eseguita come richiesto dai VVF il 15.12.2023. La relazione, sottoscritta da esperto iscritto all’albo dei “dottori agronomi e forestali”, nelle sue conclusioni così recitava: “La pianta (…) definita assolutamente instabile (classe D) (…) costituisce un pericolo costante per la pubblica incolumità. Considerando il basso pregio ornamentale e in base alle indagini svolte si ritiene necessario l’abbattimento immediato dei tre cipressi”; si precisa inoltre che i cipressi classificati di basso pregio ornamentale, pur avendo un comprensibile “valore affettivo” per la popolazione e tradizionalmente considerati parte integrante della chiesa, non risultano neanche monumentali, perché non censiti nei registri regionali come tali. Il parroco don Mario Ciardullo, essendo legale rappresentante dell’Ente Parrocchia, ma non risultando proprietario dell’edificio chiesa e delle sue pertinenze, di proprietà a quella data dei padri Dehoniani nella persona del parroco Padre Emanuele Sgarra, si recava il 20.12.2023 presso quest’ultimo per far formulare richiesta al Comune di Rende, per procedere all’abbattimento dei tre esemplari in oggetto e chiedere chiusura della strada per giorno 23.12.2023. Avviate le procedure per il taglio dei cipressi, le operazioni venivano bloccate dai cittadini che chiedevano ulteriori approfondimenti attraverso una comunicazione con data 20.12.2023 sottoscritta da LIPU, L’Aquilone, Alberi Verdi, V.A.S. avente in oggetto “Sospensione taglio piante di cipressi Chiesa Arcavacata di Rende (CS) in attesa di ulteriori valutazione”. Nella richiesta di sospensione si legge: “Qualora i due esemplari dovessero essere dichiarati a rischio caduta, anche da una seconda e più approfondita perizia, queste associazioni non avranno difficoltà a ritenere giusta la decisione di abbattimento. Prima, però, occorre mettere in atto tutte quelle conoscenze, competenze e tecnologie utili per evitare che ciò accada. Si spera pertanto che il parroco non sia precipitoso e dia alle associazioni il tempo necessario per eseguire le opportune indagini. Perché questa chiesa senza cipressi non sarà più la stessa di prima, perché non si può eliminare, in un battito di ciglia, un patrimonio che appartiene all’intera comunità”. Si sottolinea che le associazioni sopra citate non hanno, in questi due anni, mai eseguito le opportune indagini da loro annunciate. In data 21.12.2023 i VVF facendo un sopralluogo suggerivano “un immediato alleggerimento delle chiome e riduzione dell’altezza del fusto”. A tale richiesta veniva risposto a mezzo Pec che il Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologica Belle Arti e Paesaggio, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza, “chiedeva integrazione di documenti al comune di Rende per poter procedere al taglio dei tre cipressi siti in Arcavacata di Rende (CS)”. Inoltre ai VVF veniva spiegato che alla loro richiesta su indicata, il tecnico che aveva effettuato la V.T.A., aveva già escluso la possibilità di effettuare il taglio della chioma e la riduzione dell’altezza, poiché vi era una forte instabilità degli alberi; inoltre la conformazione a cono non permetteva tale potatura. Quindi si è ritenuto necessario di “far eseguire da idoneo tecnico abilitato, una verifica di stabilità e valutazione del rischio degli alberi”. Il parroco, in data 08.04.2025, con atto notarile redatto presso lo studio del notaio Dott. Pierfrancesco Iorio, entrava in possesso con atto di trasferimento a titolo gratuito della piena proprietà dell’Ente Parrocchia Santa Maria della Consolazione in Arcavacata di Rende (CS) a suo favore trasferita dalla Parrocchia di San Paolo Apostolo. A tal proposito, divenendo legittimo proprietario anche dei cipressi, il parroco don Mario Ciardullo, in data 30.09.2025, faceva eseguire, l’analisi strumentale con tomografia sonica il cui esito è stato sottoscritto dai dottori tecnici forestali della S&A Consulting Company S.R.L.S. Come dichiarato dagli esperti “in coscienza” si ritiene che “sulla base degli elementi raccolti dalle indagini eseguite e delle relative valutazioni, al fine di mitigare la condizione di rischio risulta necessario procedere all'abbattimento delle piante”. La comunicazione del “Grado grave” di pericolosità degli alberi emerso dai risultati che si evincono dalla relazione tecnica VTA, cioè visiva e strumentale (con Tac) è stata inviata dal parroco alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza che ha dato parere favorevole al taglio con nota del 01.10.2025 considerando che “i tre esemplari investigati (…), presentano una elevata probabilità di collasso e "alta probabilità di colpire il bersaglio (…) considerato, che il collasso di anche uno dei tre esemplari potrebbe comportare notevoli danneggiamenti alla limitrofa chiesa”; quest’ultima rientrante in area protetta. In data 08.10.2025 il parroco inviava intera documentazione all’autorità competente, Comune di Rende, agli Uffici Lavori Pubblici, alla Polizia Municipale con richiesta di procedere all’abbattimento dei tre cipressi antistanti la chiesa di Arcavacata, al fine di mettere in sicurezza l’area e prevenire eventuali danni a cose, persone e chiesa. Si precisa che di tali incombenze il parroco ha dato sempre pubblicamente avvisi dall’altare in occasione della S. Messa domenicale. Il Comune di Rende in data 10.12.2025 emanava il Nulla Osta per l’abbattimento dei tre esemplari; giunge poi in data 11.12.2025 l’Ordinanza di chiusura della strada da parte del Comando di Polizia Municipale di Rende per consentire l’esecuzione dei lavori in condizioni di massima sicurezza. In data 29.10.2025, da parte di alcuni parrocchiani, attraverso avvocato di fiducia, è stato richiesto a mezzo pec, al comune di Rende, accesso formale a documenti amministrativi inerenti alla questione in oggetto, concesso senza problemi dal parroco. Gli stessi parrocchiani, tramite avvocato di fiducia, in data 10.12.2025, a mezzo pec, diffidano il parroco a desistere al taglio dei cipressi siti in Arcavacata di Rende, perché a loro dire non in possesso dei documenti necessari per procedere al taglio e con invito a valutare soluzioni alternative. I fatti e i documenti in possesso del parroco tuttavia dimostrano che tale diffida risulta essere inefficace e incongruente poiché si possedevano a quella data tutti i documenti necessari e i tecnici interpellati avevano più volte escluso soluzioni alternative. A seguito del Nulla Osta e dell’Ordinanza tutta la documentazione è stata trasmessa solo per conoscenza agli enti competenti: Comando Carabinieri Forestali di Cosenza, Ufficio Beni Culturali e Arte Sacra Arcidiocesi Metropolita di Cosenza Bisignano e Regione Calabria. Si sottolinea inoltre che è prevista autorizzazione della Regione per alberi all’interno di proprietà private solo se boschivi: i cipressi sono di proprietà privata della chiesa e non sono alberi boschivi e dunque non necessitavano di autorizzazione regionale. I lavori di abbattimento sono stati eseguiti in data 13.12.2025 dalla ditta autorizzata, “Serafina Loria” di S. Giovanni in Fiore, con sottoscrizione di regolare contratto di affidamento dei lavori, abbattimento, smaltimento dei cipressi e messa in sicurezza dell’area. Al termine delle operazioni di taglio e come previsto dalla relazione tecnica, è stata effettuata la piantumazione compensativa con un albero a foglia larga (leccio). Infine sono state inviate le comunicazioni di avvenuta esecuzione a tutti gli enti interessati. Si ribadisce con fermezza che tutte le attività sono state svolte nel rispetto delle leggi dello Stato e della Chiesa al fine di tutelare la sicurezza pubblica e il decoro dell’area, evitando disagi alla comunità, garantendo ed osservando per l’intervento, il pieno rispetto delle normative vigenti anche territorialmente. L’operazione di abbattimento è stata svolta in ottemperanza alle autorizzazioni rilasciate e alle indicazioni tecniche e non per volontà arbitraria di alcuno. Uniti in preghiera, ci affidiamo alla Vergine Maria, Madre della Consolazione, affinchè doni pace al nostro cuore. Rende 18/12/2025 Il parroco Don Mario Ciardullo
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