COSENZA1SPECIAL.it

 

Uil Calabria al fianco di MigraEuropa Save per una nuova visione dell’accoglienza
21/12/2025
|
 

21/12/2025
La Uil Calabria sostiene il progetto “Migra Europe ...

21/12/2025
Un viaggio tra suoni, danza e poesia nella cultura del ...

21/12/2025
Nel cuore del borgo di Zumpano, tra vicoli che sanno di storia e ...

21/12/2025
Il Presidente del Comitato Calabro della Federazione Italiana Nuoto, ...

21/12/2025
Uil e vigili del fuoco regaleranno un sorriso ai pazienti del reparto ...

21/11/2025
Anas ha svolto una simulazione di intervento di soccorso mediante ...

30/09/2025
Lunedi 29 Settembre si è tenuto presso il Nuovo Cinema San ...

13/09/2025
Nella giornata di ieri si sono concluse le operazioni ad alto impatto ...

11/09/2025
Nella mattina dell’11 settembre 2025 i militari del Nucleo ...

17/08/2025
Il Comunicato:  "Una nutrita rappresentanza dei cronisti ...

La Uil Calabria sostiene il progetto “Migra Europe Save”  che  accompagna i migranti verso un percorso reale di autonomia e crescita. Una nuova visione di accoglienza presentata a  Lamezia Terme nel corso del primo evento della rassegna culturale “I Ponti di Don Maiolo”.

Mariaelena Senese, segretario della Uil Calabria, intervenendo all’iniziativa  ha sottolineato l’importanza del progetto “che dimostra come l’accoglienza possa trasformarsi in integrazione reale, quando è accompagnata da visione, responsabilità e lavoro concreto. Un progetto che va oltre l’emergenza e che mette al centro le persone, i loro diritti e il loro futuro. Purtroppo sappiamo bene – ha aggiunto -  che non sempre i percorsi di accoglienza riescono a garantire questo livello di integrazione.”

Pe la  UIL Calabria l’iniziativa rappresenta una risposta concreta a una delle sfide più complesse del nostro tempo: trasformare l’accoglienza in un percorso di autonomia, lavoro e inclusione sociale.

“È un esempio virtuoso – prosegue Mariaelena Senese -  che merita di essere sostenuto e replicato. Non è  solo un progetto, ma un’idea di futuro. Un futuro in cui i giovani accolti non restano ai margini, ma diventano parte attiva delle nostre comunità, grazie al lavoro, alla formazione e all’ accompagnamento. Per noi l’accoglienza non può e non deve fermarsi a un letto e a un pasto caldo. Accogliere significa accompagnare, formare, includere. Significa creare le condizioni perché le persone possano diventare autonome, lavorare, sentirsi parte di una comunità. Purtroppo sappiamo bene -prosegue -  che questo non sempre accade. Molti centri di accoglienza, oggi, non riescono a garantire un reale percorso di integrazione. Non per mancanza di impegno degli operatori, ma per l’assenza di risorse adeguate, di progettualità strutturate e, soprattutto, di una visione a lungo termine. Ed è per questo che esperienze come questa assumono un valore ancora più importante. Qui l’accoglienza diventa educativa, formativa, concreta.   Si costruiscono competenze e, insieme, una prospettiva di vita possibile. Continuare ad accompagnarli, come avviene in questo progetto, non è solo una scelta etica: è un atto di responsabilità sociale:   è prevenzione,  è legalità,  è tutela del lavoro”.

Per il segretario della Uil Calabria “Servirebbe un impegno più forte delle istituzioni, dei Comuni, della Regione. Servirebbe un coordinamento serio con il mondo del lavoro,   semplificare una burocrazia che spesso rallenta o blocca percorsi virtuosi. E servirebbe anche affrontare una questione culturale. Come UIL Calabria denunciamo il clima di diffidenza e di pregiudizio. L’integrazione non è un processo a senso unico: riguarda chi arriva, ma riguarda anche chi accoglie. Dobbiamo lavorare sulla cultura dei diritti e dei doveri, sull’informazione corretta, sul rispetto reciproco. Perché solo una comunità che include è una comunità più forte e più sicura. Per molti di questi ragazzi l’Italia rappresenta l’unica ancora di salvezza. Nei loro Paesi ci sono ancora guerra, violenza, povertà, assenza di futuro. Non possiamo permetterci di voltare lo sguardo dall’altra parte. Investire in integrazione significa investire in coesione sociale, legalità e sviluppo. Significa contrastare il lavoro nero, lo sfruttamento, la criminalità. Significa creare opportunità anche per i nostri territori, soprattutto in una regione come la Calabria, che ha bisogno di lavoro buono, regolare e dignitoso.

Come UIL Calabria- conclude Mariaelena Senese - continueremo a sostenere politiche di accoglienza dignitose, progetti di inclusione lavorativa e sociale, e a chiedere con forza che nessuno venga lasciato solo dopo l’accoglienza. Perché un ragazzo accompagnato è un lavoratore in regola domani. Perché l’integrazione non è un costo, ma un investimento”.

Commenta

 


Contatta la Redazione di Cosenza1Special.it
info@cosenza1special.it - Fax 0984 - 1801110

Privacy Policy

© Copyright 2015 - COSENZA1SPECIAL.IT
Registrazione Tribunale di Cosenza n.7 del 10/09/2012
Direttore Responsabile Osvaldo Morisco