COSENZA1SPECIAL.it

 

TEN: VA IN ONDA LA DISPERAZIONE DEI DIPENDENTI!
03/08/2015
|
Attualità
 

27/07/2025
Coach di Martino, che stagione si aspetta? “Questa nuova ...

27/07/2025
Dal mercoledì 6 a domenica 10 agosto, presso la struttura ...

27/07/2025
In una giornata carica di significati simbolici, la città di ...

27/07/2025
“Monsignor Savino coglie nel segno: l’emergenza incendi ...

27/07/2025
Il pittoresco borgo calabrese di Mangone si è trasformato, per ...

27/07/2025
Per coprire i posti vacanti nella medicina di base e nelle postazioni ...

25/07/2025
A poche ore dalla conferenza stampa del Cosenza Calcio nella sede del ...

12/07/2025
In anteprima il video "La Esse dei Single" il nuovo singolo inedito ...

07/07/2025
Quando ci saranno altri interlocutori, ritorneremo ad occuparci della ...

26/06/2025
Hai già programmato le tue vacanze? e al tuo amico a 4 zampe ...

21/05/2025
Sabato 24 Maggio dalle ore 21.00 nella piazza antistante il Museo del ...

10/05/2025
Cosenza - Cesena 0-1, "Riflessioni" dopo gara del 09/05/25

Le organizzazioni sindacali Slc-Cgil e Fistel-Cisl dopo l’assemblea di Venerdì con i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione e l’astensione dal lavoro per l’intero turno di lunedì 3 e martedì 4 agosto, di tutti i dipendenti di Teleuropa e Telestars, con presidio davanti alla sede dell’azienda di Contrada Cutura di Rende. Con la proclamazione dello stato di agitazione le scriventi intendono con forza respingere gli esuberi del personale tecnico e amministrativo dichiarati con l’apertura della procedura di mobilità del 7 luglio 2015 per Teleuropa e chiedono l’immediato pagamento delle 11 mensilità arretrate. Il 7 luglio scorso la nota emittente televisiva Ten (teleuropa network) ha attivato la procedura per il licenziamento collettivo di 11 dipendenti su 22 in organico. Dalla procedura (ai sensi dell’art. 4 e 24 della legge 223/91) sono, infatti, interessati 9 impiegati tecnici e amministrativi su 15 e 2 giornalisti su 8 . La decisione di procedere al licenziamento collettivo- secondo l’azienda- è da ricercarsi nella “crisi di liquidità che ha portato ormai al deterioramento dei rapporti con il personale dipendente e con i fornitori di materie prime e servizi che attendono da diversi mesi i pagamenti delle loro competenze”, associata alla disdetta o, comunque, al notevole ridimensionamento degli investimenti pubblicitari sull’emittente con “conseguente drastica contrazione dei fatturati previsti” che avrebbe incrementato la posizione debitoria, rispetto al 2013, di oltre mezzo milione di euro. Come riportato sull’articolo pubblicato su www.giornalistitalia.it le organizzazioni sindacali, Sgc-Fnsi, Slc-Cgil e Fistel-Cisl cominciano, però, a nutrire qualche dubbio sul destino dell’azienda, alla luce degli sviluppi dell’esame congiunto che, dopo il terzo incontro di giovedì scorso in Confindustria, è stato aggiornato a mercoledì prossimo, 5 agosto. i segretari regionali di Slc Cgil e Fistel Cisl, Carmine Pasturi e Franco Canino, e Carlo Cerchiara della Slc-Cgil, hanno messo sul tavolo la dichiarata disponibilità di ben 8 lavoratori (su 9 esuberi individuati tra il personale tecnico e amministrativo) a sottoscrivere la mobilità volontaria e, addirittura, la rateizzazione delle dieci mensilità arretrate e del Tfr in 11-12 rate mensili, purché accompagnate da un piccolo incentivo di 5mila euro netti da corrispondere all’atto della conciliazione. Una boccata d’ossigeno, insomma, per ridare immediatamente fiato alle loro famiglie. Ma la possibilità di ottenere quasi completamente la riduzione d’organico risparmiando, tra l’altro, almeno altre quattro mensilità (delle quali due di mancato preavviso) che andranno ad aggiungersi in caso di mancato accordo, è stato gettato alle ortiche dalla proprietà alla quale era stata servita, su un piatto d’argento,. Quello che, per disperazione, i lavoratori avevano ipotizzato essere un vero e proprio “atto di liberazione”, dopo anni di sacrifici durissimi che hanno finito per creare seri problemi di sopravvivenza a tante famiglie, non è stato apprezzato dall’azienda, che fa finta di non sapere che tra di essi c’è chi, con 18 anni di servizio, ha dedicato la propria vita a Teleuropa, con serietà e responsabilità, continuando erroneamente a sperare di mantenere il posto di lavoro che, nei periodi di vacche grasse, ha consentito alla proprietà di incassare fior di quattrini e prestigio. L’azienda, insomma, invece di accogliere al volo la proposta, l’ha gettata alle ortiche “rilanciando”, naturalmente al ribasso, con una proposta di “incentivo” di 3mila euro, ma da corrispondere entro il 30 settembre, fatte salve le dimissioni immediate da formalizzare entro una settimana. “Un’intollerabile provocazione”, che Slc-Cgil e Fistel-Cisl interpretando la legittima rabbia dei lavoratori, , hanno proclamato lo stato di agitazione e l’astensione dal lavoro per l’intero turno di lunedì 3 e martedì 4 agosto, di tutti i dipendenti di Teleuropa e Telestars.con presidio davanti alla sede dell’azienda di Contrada Cutura di Rende. Alla proposta del cosiddetto “incentivo”, che ha provocato la rottura della trattativa, non ha infatti aderito la Fnsi che, assieme a Cgil e Cisl, ha bocciato invece senza mezzi termini l’ulteriore provocazione aziendale di un’ulteriore riduzione dell’orario di lavoro al 35%. “Con grande senso di responsabilità rimaniamo attivamente impegnati in una vertenza che impone uno sbocco decoroso nell’ambito e nel rispetto delle leggi e dei contratti. Confidiamo, insomma, in un «ravvedimento operoso» dell’azienda che possa concretizzarsi in una soluzione il prossimo 5 Agosto. Ci sorprende e ci dispiace molto che in questa vicenda sia mancato il sostegno della maggior parte dei giornalisti (tranne due) i quali, continuano a raccontare il dramma sociale di tanti lavoratori che perdono il posto di lavoro, che non vengono retribuiti da mesi e pure loro stessi devono ricevere 11 mensilità e decidono di lasciare soli i loro colleghi di lavoro, i tecnici, gli amministrativi che oggi protestano, come se loro fossero su un’altra barca , come se tutto ciò non li riguardasse, come se stessimo parlando di un’altra azienda. Credo che i valori come la dignità umana e la professionalità impongano che loro stessi debbano raccontare non il disagio, la disperazione degli altri ma quella propria e dei propri colleghi e gridare ad alta voce che questa situazione non è più tollerabile. Ad ogni modo oggi protestiamo anche per voi, e per qualche collega di lavoro che ha qualcosa in meno di 11 mensilità di arretrati…. noi la solidarietà la intendiamo così… SLC CGILCALABRIA FISTEL CISL CALABRIA
Commenta

 


Contatta la Redazione di Cosenza1Special.it
info@cosenza1special.it - Fax 0984 - 1801110

Privacy Policy

© Copyright 2015 - COSENZA1SPECIAL.IT
Registrazione Tribunale di Cosenza n.7 del 10/09/2012
Direttore Responsabile Osvaldo Morisco