Riceviamo e pubblichiamo. Mi duole dover tornare su argomenti datati, ampiamente sviscerati e già oggetto per troppo tempo di vacua speculazione politica, argomenti ai quali è stata data ampia ed esauriente risposta in apposita conferenza stampa. I soggetti che scrivono, al fine di ricercare visibilità sugli organi di stampa, sono o poco attenti o si affidano a distratti e cattivi suggeritori. Gli argomenti sui quali i signori in questione si attardano (svegliatisi dal torpore per l’imminente campagna elettorale), già oggetto di speculazione e di meschinità politica con conseguente denuncia presso la Procura della Repubblica, sono stati attentamente esaminati dal Tribunale di Cosenza, il quale ha emesso un responso chiaro ed inequivocabile con apposito decreto di archiviazione del 12.2.2015 Proc. n. 6028/2014 RGNR nel quale il Magistrato ha precisato che i fatti contestati non avevano alcuna rilevanza penale. Detto decreto di archiviazione è stato mostrato agli organi di stampa nella sopra citata conferenza. In aggiunta, a proposito delle cosiddette “corse fuori Comune” effettuate dall’AMACO, si porta a conoscenza di lor signori che il giudice competente ha accolto il ricorso della società e ha annullato i verbali elevati dalla Polstrada.Tuttavia mi preme formulare alcune precisazioni quanto mai opportune. Il bilancio relativo all’anno 2014 è uno ed uno soltanto e si è chiuso con un attivo di circa euro 10.000 e si tratta di un dato incontrovertibile. Tra l’altro, l’AMACO s.p.a. è l’unica società partecipata di trasporto pubblico locale in Calabria e tra le poche nel mezzogiorno, che non ha mai avuto bisogno di ricapitalizzazione (l’Ente pubblico proprietario non ha mai rifinanziato la società). Per ciò che riguarda poi gli acquisti compiuti, così come tutti i fatti attinenti la gestione della società, strumentalmente riportati, sono avvenuti nel pieno rispetto della normativa in essere, circostanze appurate anche queste dalla Procura della Repubblica di Cosenza. AMACO è un’azienda seria e sana nella quale lavorano quotidianamente uomini e donne che fanno il massimo per garantire la regolarità dei servizi. E siccome con velenosa spregiudicatezza viene messa in moto una macchina del fango che danneggia l’immagine in primis della Società e poi dei suoi rappresentanti, valuterò se intraprendere ogni tipo di azione a tutela del buon nome e dell’immagine dell’Azienda. Cosenza, lì 5 novembre 2015 Il Presidente del C.d.A. Arch. Mario Capalbo