Stappare una bottiglia di vino è un’esperienza sensoriale che abbraccia sapori,
profumi, colori, ma anche cultura, storia, tradizione e dedizione. Ogni bicchiere di buon vino è un viaggio a ritroso nel tempo che racconta le evoluzioni del territorio, di un sapere antico e dell’amore che gli uomini, per esso, hanno tramandato. Un percorso capace di far scoprire le peculiarità dei prodottiappartenenti all’enogastronomia locale. Tra i tanti che saranno presentati, i salumi pregiati di suino nero di Calabria, delle cui carni si apprezzano i profumi e i sapori intensi del sottobosco. Animali che, grazie alla loro rusticità, possono essere allevati all’aperto per tutto il periodo dell’anno e si adattano molto bene a qualsiasi tipo di alimentazione, a partire da quella che proviene dal pascolo. Ne deriva una razza ad accrescimento lento. Un allevamento non intensivo che serve a generare prodotti trasformati di nicchia. E ancora il pane di Cuti di Rogliano, a lievitazione naturale con lievito madre, cottura in forno a legna profumata, una sapiente miscela di farine ed il sapere della tradizione che lo hanno reso negli anni, insieme al pane di Cerchiara, leader sulle tavole e base per la degustazione
di piatti poveri e raffinati. La migliore tradizione agroalimentare calabrese, rivista secondo i nuovi trend del mercato sarà quindi protagonista del Vinitaly, e consentirà al grande pubblico di conoscere il meglio della produzione olivicola ed agroalimentare di qualità: tutti
i migliori oli extravergine di oliva e le eccellenze gastronomiche, dai salumi, alle specialità dolciarie, ai formaggi e le conserve della provincia cosentina. Grazie alla sinergia tra la Camera di Commercio di Cosenza e il Consorzio Terre di Cosenza Dop, saranno ulteriormente apprezzati, non solo per la qualità intrinseca che li ha promossi ad eccellenze, ma anche per il rinnovato gusto del packaging e per la capacità stessa dei produttori di informare con dovizia gli avventori.
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