“Ancora un caso di crudeltà verso gli animali, ancora un episodio di spietato tentativo di soppressione di una cucciolata di cagnolini, questa volta a Cosenza, che testimonia quanto lungo e impervio sia tuttora il cammino verso la sensibilizzazione delle coscienze al rispetto delle bestiole anche nella nostra moderna ed evoluta città.” Interviene con queste parole il Delegato nazionale dello Sportello legale “Difendiamo gli animali”, avvocato Anita Frugiuele, sull’episodio del rinvenimento di una busta di plastica con cinque cagnolini appena nati, gettati ieri nella spazzatura e salvati dal pronto intervento del Nucleo Decoro Urbano del capoluogo bruzio.
Nell’esprimere plauso e gratitudine, a nome degli 80 avvocati dell’organismo, quotidianamente impegnati in tutta Italia nella difesa degli animali, alla Polizia municipale e all’ispettore Luca Tavernise, che si è personalmente calato nella scarpata in mezzo ai rifiuti per trarre in salvo i cuccioli, l’avvocato Frugiuele in una nota sottolinea come sia ancora tristemente lontana la cultura del rispetto degli animali, pure da tempo riconosciuti a livello normativo esseri senzienti e, come tali, titolari di diritti, primo dei quali quello alla vita. A questo proposito va ricordato a quanti manifestano una insensibilità tale da considerare cagnolini appena nati alla stregua di spazzatura da gettare in discarica, prosegue la penalista, che il codice penale punisce l’uccisione di animali per crudeltà o senza necessità con la reclusione fino a due anni e che il carcere è previsto anche per chi li maltratta, li abbandona o li tiene in condizioni tali da arrecare loro sofferenza. Da qui l’auspicio dello Sportello “Difendiamo gli animali” , cui già diverse associazioni animaliste cittadine si sono rivolte in queste ore per segnalare il caso e richiedere assistenza legale, che i responsabili di questo gesto disumano vengano individuati al più presto.
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