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RASSEGNA CONCERTISTICA A VILLA RENDANO, SUCCESSO AL PRIMO APPUNTAMENTO
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In quella dimora che trasuda di storia e di musica che è Villa Rendano, uno dei luoghi simbolo del patrimonio artistico e culturale di Cosenza, residenza di famiglia del compositore e pianista originario di Carolei, Alfonso Rendano, inventore del terzo pedale indipendente e autore, tra le tante composizioni, anche dell’opera lirica “Consuelo”, si è consumato il primo atto della rassegna concertistica “I luoghi, la storia, la musica”, promossa dall'Associazione culturale “Polimnia” e patrocinata dal Comune di Cosenza. L’obiettivo è noto: contribuire alla divulgazione della musica, in particolare del grande patrimonio del melodramma italiano, ma anche alla conoscenza e riscoperta dei luoghi che fanno parte del patrimonio artistico della città di Cosenza e dell’area urbana, nella consapevolezza che il connubio tra storia, arte, musica e turismo possa favorire la crescita culturale del territorio, ma divenire anche strumento di attrattività turistica.

Il concerto di apertura della rassegna, “Donne In...canto”, ha rappresentato il punto di partenza di un percorso che andrà avanti fino alla fine dell’anno e che vedrà esibirsi – e questo è anche il valore aggiunto di tutta la rassegna di cui è direttore artistico Luigia Pastore, Presidente di “Polimnia”- alcuni tra i talenti dei quali il nostro territorio è diretta espressione.

Ne sono stati piena testimonianza gli artisti che si sono avvicendati nelle gremitissime sale di Villa Rendano: le tre soprano cosentine Giorgia Teodoro, Silia Valente e Marika Franchino ed il pianista Andrea Bauleo. Le tre cantanti si sono esibite sia individualmente che insieme e sempre con l’attento accompagnamento di Bauleo che ha aperto il concerto, come accade in tutte le manifestazioni dell’Associazione culturale “Polimnia” eseguendo “La meditation de thais” di Jules Massenet, divenuto quasi una sorta di inno. Prima ancora, l’introduzione del direttore artistico Luigia Pastore che ha ringraziato i presenti per la massiccia partecipazione, anche in occasione della visita guidata,  a Villa Rendano e al Museo Consentia Itinera, curata dalla direttrice di quest’ultimo, Anna Cipparrone, che ha preceduto il concerto. Molti gli appassionati provenienti anche dalla provincia di Cosenza (San Lucido, Amantea, Rogliano, Trebisacce e Rossano) che hanno mostrato apprezzamento per l’intero progetto e che non hanno lesinato applausi all’indirizzo delle tre cantanti e del pianista Bauleo. Accurata la scelta del repertorio proposto, cui ha lavorato personalmente Luigia Pastore,  che ha messo in luce le diverse caratteristiche vocali delle soprano  valorizzandone le capacità. D’altra parte il loro talento  si è già messo in mostra in altre occasioni. Per Marika Franchino nel ruolo di Palmina nel “Flauto Magico” di Mozart per il progetto “La scuola all'opera” realizzato dal Teatro dell'Opera di Roma, così come per Giorgia Teodoro che ha avuto dalla sua maestri come Renato Bruson e  Dimitra Theodossiou. Ancora più recente il debutto in un’opera lirica e in una sede importante per Silia Valente che poche settimane fa ha vestito per la prima volta i panni di Fiordiligi nel “Così fan tutte” di Mozart all'Accademia Filarmonica di Torino per la regia e la direzione musicale di Fiorenza Cedolins.

Nel concerto di Villa Rendano, presentato da Rosa Cardillo, le loro qualità sono state ampiamente confermate. Anzitutto nelle tre arie dedicate a Giacomo Puccini da ognuna delle interpreti : “Tu che di gel sei cinta”, dalla Turandot (Giorgia Teodoro), “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi (Silia Valente), “Sola, perduta, abbandonata” dalla Manon Lescaut (Marika Franchino).

Applausi a scena aperta anche per le pagine musicali successive: “Come Scoglio” da “Così fan tutte” di Mozart (Silia Valente), l’Aria di Micaela dalla “Carmen” di Bizet (Giorgia Teodoro), “Tacea la notte placida” da “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi (Marika Franchino). Indovinata anche la scelta di omaggiare il compositore Francesco Paolo Tosti con tre splendide romanze: “Non t’amo più” (Marika Franchino), “L’alba separa dalla luce l’ombra” (Giorgia Teodoro), “Malìa” (Silia Valente), Le tre cantanti insieme hanno completato il tributo a Tosti con “L’ultima canzone” e sempre coralmente hanno chiuso il concerto  con altre due romanze molto bene interpretate: “Musica Proibita” di Stanislao Gastaldòn e “Non ti scordar di me” di Ernesto De Curtis.

Di particolare pregio l’accompagnamento del pianista cosentino Andrea Bauleo, nome di punta dei concerti della “Polimnia” che si fa trovare pronto ad ogni appuntamento, forte del suo riconosciuto talento. Bauleo non ha disdegnato, durante il concerto, anche qualche esibizione da solista. E’ quel che è accaduto con l’esecuzione del Secondo movimento dalla “Patetica” di Beethoven, del Notturno opera 9 n.2 di Chopin e del Preludio dell’op.23 n.5 di Rachmaninov. E qui gli applausi si sono sprecati. Un Bauleo in stato di grazia, quasi sentisse aleggiare, in quelle sale, la presenza del nume tutelare di Rendano, figura sempre meritevole di approfondimento non fosse altro che per il grande contributo che ha dato alla storia della musica a cavallo tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento. Ed il concerto nella sua dimora, oggi sede della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, ce lo ha fatto capire ancora una volta. Prossimo appuntamento della rassegna “I luoghi, la storia, la musica”, il 17 marzo al Museo dei Brettii, con “l’Opera in concerto”.

 

 

 

 

 

 

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