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Longobucco, bocconi avvelenati per cani: due denunciati dai carabinieri
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Nel pomeriggio di ieri i militari del Comando Stazione Carabinieri di Longobucco hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Castrovillari due soggetti allevatori del luogo per il reato di uccisione di animali.

Il fatto risale alla serata del 15 febbraio u.s., allorquando i due uomini avrebbero posizionato alcuni bocconi intrisi di veleno per cani lungo una via del centro del paese. Gli uomini dell’Arma venivano contattati la mattina seguente da un cittadino che segnalava la presenza di un cane privo di vita proprio nei pressi della zona ove erano stati posizionati i bocconi di cibo.

carabinieri si recavano sul posto e riscontravano effettivamente quanto segnalato, notando altresì che lungo la sede stradale erano ancora presenti vari bocconi. Veniva quindi attivato il servizio veterinario dell’A.S.P. di Cosenza che interveniva recuperando l’animale privo di vita nonché i bocconcini per sottoporli all’analisi di laboratorio, le quali hanno restituito un esito positivo sulla presenza di sostanze nocive negli stessi.

Le indagini sono state condotte con l’attenta visione ed analisi degli impianti di videosorveglianza comunali, grazie ai quali è stato possibile ricostruire i movimenti dei due uomini nonché giungere alla loro identificazione.

La vicenda, dalle prime ricostruzioni effettuate dagli uomini dell’Arma, si sarebbe verificata poiché nella zona interessata sono presenti alcuni allevamenti di ovini, per cui i cani randagi rappresenterebbero una potenziale minaccia.

L’episodio aveva suscitato clamore nel centro pre-silano, poiché tale comportamento non solo ha avuto come conseguenza la morte di un cane ma ha messo in pericolo anche l’incolumità delle persone ed in particolare di minorenni, data la presenza nel luogo di un’area giochi per bambini. Ulteriori e più gravi conseguenze sono state evitate grazie alla tempestiva segnalazione giunta ai carabinieri nonché al pronto intervento di questi ultimi, a sottolineare ancora una volta la necessità di collaborazione tra la popolazione e l’Arma dei Carabinieri per la sicurezza delle intere comunità.

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