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Intimidazione a sindaco calabrese, recapitati 3 proiettili in un plico
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(Ansa) Tre proiettili sono stati recapitati al sindaco di Verzino, Pino Cozza, all'assessore Filomena Pontieri ed al consuocero del primo cittadino, Rosario Bevilacqua. I proiettili sono stati recapitati in un plico lasciato nella cassetta postale di ognuno dei tre obiettivi dell'intimidazione. Cozza è stato eletto il 26 maggio 2019 alla guida della lista La Svolta, un'alleanza civica promossa proprio da Bevilacqua. Una intimidazione mafiosa per il sindaco del piccolo comune silano: "Faccio parte di una famiglia di uomini e donne di Stato - dice - che la mafia, la delinquenza e le forme di prevaricazione le hanno sempre schifate, allontanate e combattute. Quello che è accaduto a me, all'assessore Pontieri e a Rosario Bevilacqua è un gesto incommentabile, è un'intimidazione di tipo mafioso che vi assicuro non ha intimidito affatto perché quando si è in pace con la propria coscienza il sonno non viene disturbato da tali vigliaccate". Le indagini sul gesto sono condotte dai carabinieri.  "È un gesto di debolezza - ribadisce Pino Cozza - la forza sta nel potere della parola, del dialogo, del confronto non in un proiettile chiuso in un plico. Io e la mia squadra resteremo, amministreremo, sempre dalla parte della legalità. In questo venerdì santo il mio pensiero, non carico di odio ma di pietà, e le mie preghiere sono rivolti agli autori di tale barbarie, prego per le loro anime dannate affinché non abbiano tormento, prego per la conversione dei loro cuori e delle loro menti e nonostante tutto io vi perdono, perché non provo odio". Cozza, che ha denunciato l'accaduto ai carabinieri della locale stazione, esprime "solidarietà alla famiglia Bevilacqua, a mio genero Pasquale e alla famiglia dell'assessore Pontieri, vittime di un gesto mafioso per la sola colpa di essere persone oneste e virtuose". Nel pomeriggio il sindaco incontrerà il prefetto di Crotone Tiziana Tombesi. "Ringrazio le forze dell'ordine e tutte le autorità per la disponibilità, il sostegno ed il prezioso lavoro" conclude Cozza.

 

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