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Pesca di frodo con generatore di corrente, tre persone denunciate
30/05/2021 |
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05/11/2025
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, ...
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05/11/2025
Nell’ambito di una serie di attività di controllo in ...
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04/11/2025
Per i piccoli comuni, e per quelli di minoranza linguistica in ...
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04/11/2025
Ogni anno, in Piazza dei Caduti, la nostra comunità si ...
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30/09/2025
Lunedi 29 Settembre si è tenuto presso il Nuovo Cinema San ...
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13/09/2025
Nella giornata di ieri si sono concluse le operazioni ad alto impatto ...
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11/09/2025
Nella mattina dell’11 settembre 2025 i militari del Nucleo ...
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17/08/2025
Il Comunicato:
"Una nutrita rappresentanza dei cronisti ...
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I militari della Stazione Carabinieri Parco di Cotronei dipendente dal Raggruppamento Parchi – Reparto CC P.N. “Sila” hanno nei giorni scorsi deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone per uccisione e danneggiamento della fauna protetta del Parco, nella fattispecie delle trote “Fario”, con l’ausilio di mezzi di distruzione quali l’utilizzo di generatore di corrente. Le tre persone, a bordo di due fuoristrada sono state fermate ad un posto di controllo, dai militari, mentre transitavano nella località "Li Carbonari-Pollitrea"del comune di Cotronei (KR). Le due auto giunte a qualche minuto di distanza l’una dall’altra sono state sottoposte a perquisizione dalla quale è emerso che gli occupanti avevano effettuato la cattura ed uccisione di fauna ittica protetta del Parco, e precisamente 295 esemplari di trota di misure variabili da 10 a 40 cm per un peso totale di circa 17 kg, gli stessi esemplari sono stati catturati utilizzando la corrente elettrica. Infatti all’interno degli autoveicoli, ben nascosta, è stata rinvenuta l'attrezzatura necessaria, ed in particolare un generatore a scoppio di grossa potenza, dei retini metallici e il cavo elettrico. Materiale che è stato immediatamente sottoposto a sequestro preventivo. Sul posto, interessati dai militari, sono intervenuti anche i veterinari dell'Asp di Crotone che hanno prelevato un campione delle trote sequestrate al fine di sottoporle a verifica per attestarne le modalità di uccisone. Da un primo esame sono emerse, negli esemplari indagati, emorragie diffuse che sono compatibili con il metodo di cattura mediante scossa elettrica. Una verifica secondaria verrà effettuata anche dall’Istituto Zooprofilattico a cui è stato indirizzato il campione prelevato. Da sottolineare che il metodo di cattura con uccisione mediante elettrocuzione è un metodo che mette a repentaglio la vita stessa dei pescatori di frodo.
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