(Ansa) Il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'istruzione sulla vicenda relativa all'avvio dei lavori in via Roma, a Cosenza, disposti dall'amministrazione comunale per la modifica della viabilità cittadina e la riapertura al traffico in un'area nella quale ricadono anche due istituti scolastici. "L'area in questione - afferma Furgiuele - era stata oggetto di una riqualificazione, voluta dalla precedente amministrazione comunale, che aveva permesso la nascita di una piazza intitolata a Stefano Rodotà su cui affacciano gli ingressi di due istituti scolastici. In questo modo si era garantita agli alunni non solo maggiore sicurezza ma anche un utile spazio di svago al momento dell'uscita da scuola. All'avvio dei lavori tutte le famiglie degli alunni frequentanti gli istituti e il dirigente scolastico hanno manifestato pubblicamente il proprio disappunto e gli alunni hanno affisso alcuni cartelli sulle transenne messe per delimitare l'area dei lavori al fine di dissuadere l'amministrazione dalla prosecuzione dei lavori che li priverebbe di uno spazio tanto importante". "Qualche giorno addietro il dirigente scolastico dell'istituto cosentino - è detto nel testo - ha ricevuto una contestazione di addebito da parte dell'Ufficio procedimenti disciplinari dell'Usr della Calabria che, si apprende dalla stampa locale, è stato interessato della questione dal sindaco che riteneva improprio il ruolo del dirigente durante la protesta delle famiglie soprattutto in relazione al contenuto offensivo di alcuni dei cartelli affissi sulle transenne. Senza voler entrare nel merito della discussione sulla validità della scelta dell'amministrazione comunale appare chiaro che il dirigente non ha fatto altro che provare a tutelare le esigenze della comunità scolastica manifestando sì il proprio dissenso ma sempre con toni pacati e consoni al ruolo che riveste, come del resto riportato dalla stampa locale che si è occupata a più riprese della questione e che in nessun modo i cartelli offensivi possono essere ricondotti al suo operato; eppure, il 20 maggio dovrà comparire di fronte alla commissione disciplinare dell'Usr con il proprio avvocato per giustificare il suo comportamento ovvero aver manifestato nei modi consentiti dalla legge il proprio dissenso rispetto ad un provvedimento dell'amministrazione comunale che toglierà uno spazio verde sicuro agli alunni che frequentano la scuola che dirige". Nell'interrogazione Furgiuele chiede di sapere "se il Ministro è a conoscenza di quanto sopra descritto e quali iniziative, per quanto di sua competenza, intende intraprendere per verificare che esistessero gli estremi per avviare un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente scolastico cosentino e, nel caso in cui tali estremi non sussistano, accertare le responsabilità dell'accaduto".