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Sanità, “Le Iene smascherano la verità: i medici e gli infermieri ci sono e sono ‘imboscati’”
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Il presidente regionale di Unimpresa Giancarlo Greco: “È impensabile continuare a operare senza la reale ‘fotografia’ del fabbisogno e della pianta organica”

“Il servizio mandato in onda da ‘Le Iene’, a proposito dell'ennesima incursione nel ventre della sanità calabrese, se è possibile, è più grave e sconcertante degli altri. In Calabria ci sono centinaia di medici e infermieri letteralmente ‘imboscati’ in uffici amministrativi o per fare altro ancora quando i nostri pronto soccorso e, in genere, le nostre corsie di ospedale, ‘piangono’ carenza di personale medico e sanitario. È inaccettabile tutto questo”.

Così, in una nota, il Presidente regionale e vicepresidente nazionale di Unimpresa Giancarlo Greco.

“Il dato che emerge in tutta la sua nettezza - continua Greco - è che le Asp e le aziende ospedaliere calabresi non conoscono se stesse, se così si può dire. Non dispongono della ‘fotografia’ reale della pianta organica e del relativo fabbisogno. E mancando questo, diventa rituale rintracciare medici a svolgere mansioni amministrative o infermieri a fare fotocopie. Così che, ovviamente, nelle corsie manca personale al punto che il commissario straordinario Roberto Occhiuto è ‘costretto’ a reperire medici sudamericani. I medici e gli infermieri calabresi devono, tutti, soccorrere la sanità di Calabria e devono stare in prima fila al servizio della salute dei calabresi, a patto ovviamente che le aziende siano in grado di conoscere il loro stesso fabbisogno. Nulla contro il reperimento di camici cubani - sottolinea e conclude Giancarlo Greco - e anzi noi del comparto sanità privata accreditata siamo in prima fila per potercene avvalere al bisogno. Ma è utile a tutti, e per tutti, che escano dagli uffici burocratici le centinaia di medici e infermieri che la politica ha letteralmente ‘imboscato’ in questi anni”.

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