COSENZA1SPECIAL.it

 

Confiscati beni ad un imprenditore
26/06/2023
|
 

11/07/2025
Nella giornata di ieri, 10 c.m., personale dell’Ufficio ...

11/07/2025
Un passo fondamentale verso la rigenerazione culturale, formativa e ...

11/07/2025
Dopo il grande successo degli eventi a Spezzano della Sila, Borgo ...

11/07/2025
L’Associazione “Una Stella per il Sud” annuncia la ...

07/07/2025
Quando ci saranno altri interlocutori, ritorneremo ad occuparci della ...

26/06/2025
Hai già programmato le tue vacanze? e al tuo amico a 4 zampe ...

21/05/2025
Sabato 24 Maggio dalle ore 21.00 nella piazza antistante il Museo del ...

10/05/2025
Cosenza - Cesena 0-1, "Riflessioni" dopo gara del 09/05/25

In data 14 giugno 2023, su delega del Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, con la collaborazione dei Nuclei PEF di Reggio Emilia e Mantova, ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca di prevenzione nonché all’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. per anni 5, emesso dalla citata Sezione specializzata del Tribunale felsineo nei confronti di un imprenditore di origine calabrese, ritenuto attiguo alla cosca di ‘ndrangheta GRANDE ARACRI.

In particolare, nel dicembre dello scorso anno erano stati sottoposti a sequestro beni e partecipazioni in nove società, nonché disponibilità finanziarie, per oltre € 300.000. Le indagini per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale erano scaturite a seguito di una interdittiva antimafia, emessa dalla Prefettura di Reggio Emilia, nei confronti di una serie di società, operanti nel settore edile, riconducibili al citato imprenditore ed inserite, inizialmente, nel circuito delle imprese preposte all’opera di ricostruzione avviata successivamente all’evento sismico del 2012 che ha interessato le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia.

Alla luce del provvedimento interdittivo, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo aveva delegato allo S.C.I.C.O. una serie di approfondimenti, anche sotto il profilo patrimoniale, al cui esito era emersa, da un lato, una evidente sproporzione patrimoniale rispetto alla sua capacità reddituale lecita; dall’altro, la presenza di elementi significativi circa la pericolosità sociale dell’imprenditore in relazione all'asservimento delle sue attività economiche, con l’emissione di false fatturazioni e con l’assunzione della qualità di prestanome, agli interessi della cosca di ‘ndrangheta GRANDE ARACRI, sodalizio criminale operante nella provincia di Crotone (KR) con importanti ramificazioni anche in territorio emiliano. Tale presenza è testimoniata, tra le altre, dall’operazione Aemilia con cui, nel 2015, furono arrestate 160 persone tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia, per i reati, tra gli altri, di associazione mafiosa, estorsione ed intestazione fittizia di beni e il cui iter giudiziario ha già avuto da parte della Corte di Cassazione conferma della sentenza di condanna per oltre 70 posizioni.

Commenta

 


Contatta la Redazione di Cosenza1Special.it
info@cosenza1special.it - Fax 0984 - 1801110

Privacy Policy

© Copyright 2015 - COSENZA1SPECIAL.IT
Registrazione Tribunale di Cosenza n.7 del 10/09/2012
Direttore Responsabile Osvaldo Morisco