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AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA, SALERNO: GOVERNO IRRESPONSABILE
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Comunicato Stampa Regione Salerno L’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – sulla vicenda relativa agli ammortizzatori sociali in deroga ha definito “indegna, indecorosa ed irresponsabile la condotta del Governo su questo delicato tema. La competenza è di chi sta a Palazzo Chigi che, evidentemente lontano dalle proteste e adusi alle sceneggiate da talk-show, giocano allo scaricabarile sulle Regioni, ed in questo caso sulla Calabria, venendo meno ad un loro preciso ed innegabile dovere, imposto dalla legge”. “Chi deve garantire le risorse necessarie – sottolinea Salerno - è il Governo e nessun altro; in questa vicenda la Regione è, diciamolo chiaramente, un semplice passacarte ma la stessa Regione, prodigi del renzismo, ha dovuto interpretare anche il ruolo del passa soldi”. “Nell’ultimo provvedimento del Governo Renzi, cosi facciamo di chiarezza, ci sono stati assegnati 17,7 milioni di euro su 400 nazionali nonostante ad aprile il Premier Renzi avesse promesso risorse ed annunciato a Reggio Calabria l’integrale copertura di tutto il 2013; quella, perché diversamente non è possibile definirla, era e si è rivelata una bugia consumata sulla pelle dei lavoratori in estrema difficoltà”. “Ma giusto per fare un resoconto complessivo e puntuale è bene aggiungere che delle risorse complessivamente stanziate a favore dei percettori di ammortizzatori sociali, 124 milioni li ha messi il Governo, la Giunta regionale ha invece impegnato, non avendo alcuna competenza, 100 milioni di euro; in buona sostanza l’esecutivo calabrese, che governa una semplice e piccola Regione, ha impegnato cifre quasi pari a quelle del Governo nazionale che, per bocca del suo efficacissimo promoter Renzi, non perde occasione per ribadire la propria attenzione ai lavoratori ed a chi si trova in una condizione di bisogno”. “Naturalmente nel contesto politico regionale qualche parlamentare e qualche consigliere regionale, a cui non importa nulla dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, non perdono occasione per celebrare le gesta di Renzi dando ad intendere che la responsabilità vada cercata altrove; è gente solo attenta ad ingraziarsi il capo e garantirsi un po’ di facile consenso tra chi è stretto nella morsa del bisogno”. “Non è un atteggiamento intelligente – aggiunge l’assessore al lavoro - perché chiunque governi in Calabria dovrà far fronte alla medesima situazione e cioè distogliere risorse regionali per fare ciò che il Governo ha l’obbligo di fare e che invece, impunemente, continua a non fare; si tratta dello stesso Governo che è sempre solerte nell’impugnare leggi sulla base di presunte invasioni delle sue competenze ma che poi, quando deve adempiere ai suoi di obblighi, dice alla Regione: li mettete voi i soldi?” “Ci è stato chiesto persino di rivisitare il Piano di Azione e Coesione imponendo drastici tagli e limitando le possibilità di realizzare opere ed interventi essenziali per lo sviluppo della Calabria; insomma hanno raschiato il fondo del barile e come se non bastasse ci comunicano di volersi prendere anche il barile vuoto”. “Di fronte a tutto ciò – sottolinea Salerno - e ce ne rammarichiamo, la classe politica regionale avrebbe dovuto fare sistema e quando i lavoratori, legittimamente esasperati, assaltano l’assessorato regionale al lavoro da tutte le parti politiche, il messaggio doveva essere identico: i lavoratori fanno bene a protestare ma l’indirizzo della protesta non è corretto”. “Con tutte le sigle sindacali, delle quali è bene evidenziare la responsabilità istituzionale in un momento estremamente difficile e complicato, ho sempre avuto un dialogo costante, aperto e leale; sanno bene con quanta determinazione abbiamo anche “usato” – passatemi il termine e l’espressione, le proteste per evidenziare a Roma le difficoltà calabresi. Cosa che naturalmente farò anche venerdì al tavolo tecnico convocato proprio per affrontare la questione Lsu/Lpu; ennesima riunione nella quale ripeterò la verità più semplice ed elementare: possiamo parlare all’infinito ma il Governo ha il dovere immediato di recuperare e garantire le risorse necessarie. “Penso anche, e parlo a noi tutti istituzioni, sindacati e lavoratori, che bisognerebbe avere gli attributi e portare la protesta nel cuore di Roma, lì dove qualcuno fa il brillante ben lontano dalle emergenze e ben nascosto dalle sue responsabilità”.
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