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LAV COSENZA: A DONNICI SUPERIORE AVVELENAMENTO DI CANI
11/10/2014
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Comunicato Stampa Lav Cosenza- La Lav Sede Territoriale di Cosenza rende noto il triste ed incivile episodio di avvelenamento avvenuto in data 8 ottobre scorso, a Donnici Superiore. I nostri volontari hanno rinvenuto due cani, purtroppo già deceduti, e un gatto morente al quale sono state prestate immediate cure, grazie alle quali è sopravvissuto. L’episodio è stato immediatamente comunicato agli Organi preposti, per gli adempimenti obbligatori di competenza. Purtroppo, non è il primo caso di avvelenamento cui assistiamo, impotenti. Negli scorsi mesi altri avvelenamenti sono stati consumati nello stesso luogo e, nel 2012, in località Fago del Soldato, al confine tra i Comuni di Celico e S. Pietro in Guarano, causando l’uccisione di numerosi cani e un numero imprecisabile di animali selvatici. Si ricorda che l'avvelenamento è un reato, come prevede l'art. 544 bis c.p., nonché l'art 146 T.U. Leggi Sanitarie. Si ricorda, inoltre, che la massima autorità sanitaria sul territorio è il Sindaco, al quale spetta il compito di procedere TEMPESTIVAMENTE alla bonifica delle aree interessate, come disposto dall'Ordinanza del Ministero della Salute 10 febbraio 2012, attualmente in vigore. Invero, la presenza di esche e/o bocconi avvelenati costituisce fonte di pericolo, non solo per gli animali, domestici o selvatici, ma rappresenta un serio rischio anche per la popolazione umana, in particolare per i bambini, a causa della contaminazione ambientale dovuta a veleni o sostanze tossiche. Tale presenza è anche causa di danni al patrimonio faunistico. Per tali motivi, in situazioni del genere, di fondamentale importanza è contattare il prima possibile le Autorità preposte, richiedendo un celere e immediato intervento. La Lav Cosenza, rileva, però, che molto spesso, nonostante le tempestive segnalazioni, non vi sia in realtà NESSUN INTERVENTO, se non quello occasionale della semplice rimozione delle carcasse, CONTRAVVENEDNO A TUTTI GLI OBBLIGHI DI LEGGE VIGENTI. Ciò a causa di ignoranza e negligenza delle sopraccitate autorità che OMETTONO di intervenire, pur avendo ruoli istituzionalmente eletti alla tutela e alla salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente, commettendo, con ciò, esse stesse dei reati. Pertanto, atteso che il barbaro ricorso all’avvelenamento appare essere in aumento, auspichiamo la celere attivazione, presso le Prefetture, di quel Tavolo di coordinamento per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno, ex art. 4 c. 3 dell’Ordinanza sopra richiamata, che prevede la necessaria presenza delle Guardie Zoofile Lav. Nell’attesa, si invita la cittadinanza tutta a prestare grande attenzione durante le passeggiate con i propri bambini e i propri amici a quattro zampe.
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