L’Associazione “Space Eagle” pronta al lancio del razzo Icaro con la missione Galileo
Avvicinare ragazzi e ragazze al mondo dell’eurospazio e dell’ingegneria: è questa la missione che guida ogni giorno l’Associazione “Space Eagle”, presieduta dal giovanissimo Giuseppe Mondilla, una realtà dinamica e innovativa che sta trasformando la passione per l’aerospazio in un vero e proprio progetto educativo e scientifico. L’associazione è pronta a scrivere una nuova pagina del suo percorso con il lancio del razzo “Icaro”, interamente progettato e costruito dai membri del team: Marco Michelini, Tommaso Minotti,Michael Miraglia,Alberto Foschi capitanati dal giovane castrovillarese, Giuseppe Mondilla Un’impresa ambiziosa, che prende il nome di Missione “Galileo”, in onore del grande scienziato che ha rivoluzionato il nostro modo di guardare il cielo. Il razzo Icaro rappresenta il frutto di mesi di studio, progettazione, simulazioni e test condotti da un gruppo affiatato di giovani ingegneri, studenti e appassionati. Ogni componente è stato realizzato con cura, unendo le competenze teoriche all’esperienza pratica, in un vero laboratorio di formazione e innovazione. «Non si tratta solo di un lancio – spiegano i membri dell’associazione – ma di un’esperienza formativa che coinvolge ragazze e ragazzi in un progetto reale, dove si impara facendo e si costruisce il futuro con le proprie mani». La missione Galileo ha un duplice obiettivo: da un lato il raggiungimento di quote significative per testare la stabilità e il comportamento del razzo; dall’altro, l’invio a bordo di piccoli strumenti di raccolta dati, per avvicinare i giovani anche alla ricerca scientifica e al monitoraggio ambientale. L’impegno della “Space Eagle” non si ferma qui: l’associazione promuove costantemente laboratori, incontri nelle scuole e attività divulgative per diffondere la cultura scientifica e tecnologica tra le nuove generazioni, soprattutto in un settore – quello spaziale – ancora poco esplorato nel nostro contesto nazionale. Con il razzo Icaro pronto al decollo, i giovani “aquilotti” della Space Eagle dimostrano che guardare in alto non è un sogno, ma una strada concreta fatta di studio, passione e lavoro di squadra.