Il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, organizza un nuovo incontro sul periodo napoleonico.
Continua la programmazione in remoto del Circolo Culturale “L’Agorà con un nuovo incontro inerente la figura di Gioacchino Murat, Re di Napoli.Gioacchino Murat nacque a Labastide-Fortunière, il 25 marzo 1767, in Francia. Divenne noto per le sue abilità militari durante le guerre napoleoniche, distinguendosi nella cavalleria. Il suo destino prese una svolta significativa quando sposò Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone, il 20 gennaio del 1800. Questo matrimonio lo legò indissolubilmente alla famiglia Bonaparte e contribuì alla sua ascesa al potere. Nel 1808, Napoleone nominò Murat sovrano del Regno di Napoli, sottolineando l’importanza strategica della città nel Mediterraneo. Gioacchino Murat portò un vento di cambiamento a Napoli, introducendo riforme amministrative, promuovendo l’educazione e cercando di modernizzare la società della Penisola italiana.
La figura di Gioacchino Murat che a Pizzo Calabro viene ricordato perché qui trovò la morte nel 1815 è stata a lungo mistificata. E tutt’ora continua ad esserlo. La storiografia ufficiale lo vuole prima in lotta di collisione col cognato Imperatore Napoleone I°, pronto a tradirlo per ottenere un posto al sole. Poi impegnato nelle vicende rivoluzionarie del 1815 che lo volevano farsi promotore di un’Unità nazionale italiana ante litteram, che non aveva al suo attivo le giuste premesse.
La serie di incontri organizzate dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” rappresentano articolate giornate di studi che si rinnovano annualmente a far data dal 1995 rappresenta un giusto momento di riflessione, in Calabria, dove si rievoca la figura di Gioacchino Murat nel giorno della sua scomparsa, caratterizzato dalla presenza di autorevoli studiosi. La storiografia ufficiale ha oscurato la sua azione democratica, tesa al liberalismo ed alla costituzione di una nazione, un Regno unito, indipendente, secondo i modelli illuministici. Il periodo, comunemente indicato come “decennio francese”, ha inizio il 14 gennaio 1806, giorno dell’entrata in Napoli di Giuseppe Bonaparte, fino all’amministrazione di Gioacchino Murat, che rimase a governare il Regno fino al marzo 1815.
Le giornate di studio poggiano le loro basi sull’analisi di svariati documenti, facenti parte di un periodo storico che ebbe il merito di portare in Italia le esperienze e le conseguenze della rivoluzione francese, tramutando il quadro politico e sociale del nostro territorio, ancora ancorato ad un sistema feudale. Queste, alcune delle cifre, che saranno oggetto di analisi, da parte del gradito ospite del sodalizio culturale reggino. La conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” di Reggio Calabria, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 13 ottobre.