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Caloveto, l'IA per far sopravvivere i piccoli comuni
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L’intelligenza artificiale non sostituisce le persone, le aiuta e per la Pubblica amministrazione può rappresentare una vera e propria questione di sopravvivenza. Ecco perché la transizione digitale non può essere una corsa a due velocità o, peggio, un percorso ad ostacoli. Dove mancano risorse e personale, l’IA può restituire efficienza, tempo e servizi, mantenendo viva la prossimità dello Stato ai cittadini. Soprattutto nei piccoli comuni.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE CUORE DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA

È quanto ribadisce il Sindaco Umberto Mazza, di ritorno da Napoli dove stamani ha partecipato, insieme ad una delegazione di altri comuni calabresi, alla XV Assemblea Nazionale ASMEL, lanciando un appello forte affinché anche le aree interne e i piccoli centri vengano posti al centro delle nuove strategie di innovazione e semplificazione amministrativa.

LA SFIDA DELL’INTELLIGENZA AMMINISTRATIVA

La platea di oltre 4.600 enti locali aderenti ad ASMEL si è confrontata sui temi della semplificazione normativa e sulla necessità di costruire una intelligenza amministrativa che accompagni la pubblica amministrazione verso un modello più snello, umano e tecnologicamente avanzato. L’Intelligenza Artificiale, in questo scenario, rappresenta un tassello strategico: in Italia il settore vale oggi oltre 1,2 miliardi di euro, con un tasso di crescita del +58% rispetto al 2023, ma solo il 2% dei progetti comunali integra soluzioni di IA, nonostante più del 30% delle amministrazioni sarebbe pronta ad adottarle. È il segno – spiega il Sindaco – di un divario non tecnologico ma culturale, che può essere colmato solo se mettiamo i Comuni al centro di una rete di competenze e strumenti condivisi.

DALLA NUOVA GIUNTA REGIONALE UN IMPULSO IMPORTANTE

Nel porgere gli auguri di buon lavoro alla nuova Giunta Regione, varata stamani dal Presidente Roberto Occhiuto, in particolare al riconfermato assessore Gianluca Gallo e alla nuova assessora Pasqualina Straface, saluto con fiducia – aggiunge – la nomina di Marcello Minenna alla Transizione Digitale e auspico un lavoro sinergico tra il suo assessorato ed i comuni. Dobbiamo costruire insieme piattaforme e sistemi intelligenti di supporto amministrativo, che aiutino gli enti locali a gestire procedure, scadenze e servizi in modo efficiente. La Regione può e deve essere il primo alleato dei piccoli comuni nella rivoluzione dell’intelligenza pubblica.

IL NODO DEL PERSONALE E L’AIUTO DETERMINANTE DELLE NUOVE TECNOLOGIE

Molti comuni – sottolinea ancora il Primo Cittadino – non riescono nemmeno ad espletare i concorsi per mancanza di risorse o di competenze interne. L’AI, se ben indirizzata, può quindi alleggerire questa pressione: automatizzare le fasi ripetitive, assistere gli uffici nelle pratiche, permettere di concentrare le energie sulle decisioni e non sulla burocrazia. Un modo, dunque, per bypassare il limite delle risorse senza rinunciare alla qualità e alla trasparenza dell’azione amministrativa.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME ATTO DI CURA

Certamente – sottolinea ancora - l’Intelligenza Artificiale deve restare un mezzo, non un fine. Insomma, uno strumento per rendere più umana la pubblica amministrazione. La sfida, infatti, non è quella di sostituire le persone, ma di liberarle. Di dare ai dipendenti comunali più tempo per ascoltare, ai cittadini risposte più rapide, e alle comunità la certezza che lo Stato c’è, anche nei paesi più piccoli. L’AI – conclude Mazza - non è solo tecnologia, è una forma nuova di equità, un modo concreto per fare giustizia amministrativa.

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