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REGIONE, LA VALORIZZAZIONE DELLA FILIERA TESSILE CALABRESE
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Questa mattina si è riunito un tavolo tecnico tra gli Assessorati all’Agricoltura e Risorse Alimentari, allo Sviluppo Economico e Promozione delle Attività Produttive, e al Lavoro, Formazione e Politiche sociali, le associazioni delle micro filiere dei settori agricolo e tessile ed esperti del settore. Presenti all’incontro, tra gli altri, l’Assessore Carmen Barbalace (nella foto) ed il Consigliere Regionale Mauro D’Acri, unitamente a rappresentanti delle strutture tecniche dell'Assessore Federica Roccisano e del Consigliere Arturo Bova. L’obiettivo di questa prima riunione è stato quello di coordinarsi per lavorare ad un progetto integrato che conduca sia alla redazione di una legge sulla valorizzazione dell’agro tessile calabrese, sia all'individuazione dei migliori percorsi di implementazione della filiera nel tessuto produttivo regionale. Trattasi di un settore che riveste un ruolo fondamentale legato alla storia e alle tradizioni delle nostra regione. L’accento, in particolare, è stato posto sull’importanza e la necessità che si mettano a punto interventi capaci di interessare la filiera nel suo complesso. Una filiera che prende avvio dal processo agricolo di produzione delle materie prime, che in questo caso potrebbe garantire redditi alternativi, favorire il ricambio generazionale ed attività diversificate. Soddisfatta per la volontà generale di valorizzare un percorso che è al tempo stesso tradizione ed innovazione, l’Assessore Barbalace. “I nostri territori hanno bisogno di percorsi che vadano ad incidere positivamente sui tessuti produttivi – ha affermato – Per questo è necessario che agli spazi culturali si affianchino quelli colturali e produttivi. Bisogna agire diversamente rispetto al passato – ha precisato – sfruttando al meglio le risorse comunitarie a nostra disposizione, abbinando alle necessarie azioni formative, un percorso integrato che assuma connotazione di intervento concreto. Pertanto l'invito è quello di proporre utilmente azioni che conducano a produzioni di sicura e certa collocazione sul mercato. Solo così sarà possibile il mutamento da politiche di spesa a politiche di investimento. È dunque necessario pensare ad una filiera che parta dalla produzione della materia prima, con tutte le difficoltà che si riscontrano in campo agricolo per quanto riguarda la coltivazione di piante destinate alla produzione di fibre tessili, che dovrebbero avere un impatto positivo sull’ambiente, ma anche alla redditività di queste colture ed al mercato al quale saranno rivolte queste produzioni tessili”. “Credo nei corsi e nei ricorsi della storia – ha affermato il Consigliere D’Acri – e posso affermare con grande soddisfazione che ci stiamo finalmente riappropriando delle nostre tradizioni, quindi il ritorno alla terra ed ai mestieri di un tempo. Vogliamo dimostrare che la politica è realmente cambiata ed è capace di fare rete. Questo dell’agrotessile è un progetto ambizioso, sposato da tre assessorati, ma deve dimostrare di avere la capacità di andare avanti e portare risultati tangibili. Questa amministrazione regionale, del resto, ha posto l’agricoltura, al centro dell’agenda di governo, ed intende l’agricoltura come multifunzionalità, Con l’avvio della nuova programmazione – ha aggiunto – si darà particolare attenzione ai giovani, all’innovazione,alle aree interne, all’inclusione sociale ed alle piccole aziende, perciò questi antichi mestieri artigiani potranno ritrovare linfa vitale”. Numerosi gli spunti e le indicazioni dai rappresentanti dell’imprenditoria presenti all’incontro, che hanno sottolineato come il progetto di valorizzazione dell’agrotessile calabrese, racchiuda in se la volontà di promuovere l’agricoltura, l’artigianato, la competitività sui mercati, la promozione dei territori, la formazione e l’assistenza. Foto dalla rete
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