In merito alla nota divulgata dall'Amministrazione del Sindaco Manna ed inoltrata alla Rete ferroviaria nazionale, di acquisire un tratto dismesso della tratta ferroviaria Paola-Cosenza rientrante nel Comune di Rende, riceviamo e pubblichiamo una mail inviata alla nostra redazione , da parte del Sig. Antonio Bruno Segretario Provinciale Marche U.T.P. Associazione Utenti Trasporto Pubblico.
"Ora che dal lontano 1987 le ferrovie italiane hanno deciso di dismetterla a favore del nuovo percorso in galleria, sicuramente più veloce, tornano alla memoria gli anni della fanciullezza, ma anche quelli dell’ adolescenza. Anni che viaggiavo spesso su questa ferrovia . L’ ultima volta nell’ ormai lontano 1968. Di quest’ ultimo viaggio, in cui era in servizio una tanto amata “littorina” Aln 56, ricordo che giunta alla Stazione di Falconara Albanese, sul marciapiede c’era un venditore delle vecchie ricottine nelle fiches servite poi su foglie di pampini, e ne comprai due che mangiai subito con gusto e gioia ricordando il passato da bambino.
Mi tornano anche alla memoria i viaggi notturni con il piccolo treno composto da una carrozza di prima classe con sedili di velluto, una carrozza cento porte con i sediolini in legno, un carrozza freno trainate da una vecchia locomotiva a vapore 981 che fino a Paola , a seconda del grado di pendenza, a tratti tirava o spingeva. Questo materiale arrivava a Paola dopo circa tre ore dalla partenza da Cosenza e la carrozza di prima classe veniva staccata ed agganciata ad un Direttissimo per Roma proveniente da Reggio Calabria , mentre il resto ritornava a Cosenza . La stessa cosa succedeva in senso inverso.
E’ doveroso anche ricordare le littorine Aln 64 di cui una è già stata salvata da diversi anni, mentre delle due Aln 56, vero reperto storico , è stata demolita e l’ altra è finita a Los Angeles negli Stati Uniti d’ America acquistata da un magnate che prima di portarla con sé l’ ha fatta restaurare in Italia nelle condizioni originali . Delle otto storiche e uniche locomotive a vapore 981 si è salvata solo la 005 che dopo anni di accantonamenti fra Cosenza e Roma proprio in questi giorni ha raggiunto le Officine Grandi Ripazioni di Foligno per essere restaurata.
In merito ai ricordi ci sarebbe molto da dire, ma mi fermo qui.
La ferrovia , con i dovuti lavori sarebbe anche potuta diventare Patrimonio dell’ UNESCO.
Ora due parole doverose, ma anche di elogio per il Sindaco di Rende che ha avuto l’ idea di richiedere alle ferrovie l’ acquisizione del tratto dismesso per la realizzazione di una pista ciclabile a valorizzazione della zona che turisticamente è molto bella . Però io avrei puntato e punterei di più alla creazione di un Consorzio di tutti i Comuni interessati dalla vecchia linea, compresa la Città di Cosenza , e puntare sulla ricostruzione dell’ intera linea e adibirla a scopo turistico, ma anche ordinario.
Certo che visto lo stato di abbandono e degrado i costi sarebbero notevoli, ma si potrebbe tentare un financing projet, insieme ai comuni formando una Società per Azioni che entri nel Consorzio .
Per chiudere proporrei la costituzione di un’ Associazione che si occupi del caso e della quale potrei occuparmene io.
Personalmente sarei felice di avere un approccio anche telefonico col Sindaco di Rende che, se vorrà , potrà richiedere i miei contatti al direttore di questa testata, Osvaldo Morisco che è autorizzato a darglieli."
Antonio BRUNO
Segretario Provinciale Marche
U.T.P.
Associazione Utenti Trasporto Pubblico
Foto t-i-m-o-n-e.it
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