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GLI IMMOBILI DI PIAZZA MATTEOTTI. ARRIVA LA RISPOSTA DELLA GIUNTA MANNA
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Non siamo abituati a rispondere ai messaggi giornalistici, ma in questo caso non possiamo fare a meno di fare chiarezza in una vicenda che viene riportata in modo non corretto. Il gruppo Ncd, attraverso i suoi consiglieri comunali, chiede trasparenza su alcuni atti amministrativi. Si fa riferimento soprattutto all’alienazione dell’immobile di Piazza Matteotti. Riteniamo che i consiglieri di Ncd siano caduti in un evidente errore di lettura e di documentazione. Nulla di più trasparente è stato fatto, così come tutti gli atti amministrativi fino ad oggi posti in essere da questa amministrazione comunale. La questione della locazione vendita per l'uso dell’immobile di Piazza Matteotti ha una sua storicità.  Dopo la delibera consiliare del 2009, l’alienazione dell’immobile di Piazza Matteotti è stata ripresa nel 2012 dalla giunta Cavalcanti.In quel consiglio comunale ricordiamo le presenze dei consiglieri comunali Rausa e Monaco, in quel momento in maggioranza e Bartucci in minoranza. Oggi gli stessi consiglieri sono firmatari del documento. La locazione vendita del citato immobile  viene aggiornato dal Commissario Prefettizio a cui questa amministrazione da seguito. La Corte dei Conti alla quale è stato inoltrato il piano di dismissione, “tutt’uno con il bilancio di previsione”,  ha avallato e preteso che tale piano di dismissione sia a garanzia del piano di riequilibrio finanziario. Per l’alienazione di tale immobile è stata indetta la gara  dove ha partecipato una sola ditta. Addirittura per un anno non ha risposto nessuno, la gara, naturalmente, è stata ripubblicata ed ha partecipato la società con offerta migliorativa rispetto il prezzo a base d’asta. C’è da sottolineare che i   precedenti contratti di locazione hanno generato un buco al bilancio di oltre 250mila euro che hanno costretto l’amministrazione comunale a svalutare il credito nel rendiconto dell’Ente. Si tratta evidentemente di una conoscenza errata dei dati cui si riferisce il gruppo di Ncd. Una vera e propria caduta di stile nell’invocare trasparenza e correttezza amministrativa. E’ evidente che tutte queste informazioni sono agli atti e in  possesso degli uffici competenti, nonché, puntualmente verificate dall’assessore al ramo. Nello stesso documento, firmato da tutti i consiglieri di maggioranza dell’Ncd, si fa richiamo anche ad un altro aspetto che è quello che attiene ad una delega al patrimonio che sarebbe stata sottratta all’assessore Crusco ed assegnata ad altro consigliere. Anche in questo caso la disinformazione la fa da padrone. Con decreto del sindaco (3 settembre 2015 n 27) è stata assegnata l’esclusiva delega al consigliere Rachele Cava per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Questa ,precisiamo, è una delega “senza portafoglio “ e senza potere decisionali. Il lavoro svolto finora dalla consigliera Cava ha riguardato gli espropri per i lavori di realizzazione Viale Parco tratto b II lotto, tratto A primo lotto e realizzazione collegamento viario delle aree industriali dei comuni di Rende e Montalto Uffugo. Un lavoro molto importante per scongiurare contenziosi legali che avrebbero comportato aggravio di spese e anche compromesso la stessa proprietà del tratto che si risultava "occupazione senza titolo”. Si è trattato di una specifica questione risolta in modo eccellente e che ha visto  un buon numero proprietari terrieri vedere definito in modo transattivo i contenziosi legali e amministrativi relativi ad espropri mai effettuati.  Questa operazione ha portato un risparmio per l’Ente 14mila euro a fronte di numero 6 transazioni. Con spese notarili che non sono a carico dell’Ente. La delega al patrimonio è rimasta per tanto assegnata all’assessorato al bilancio nella persona del dottor Antonio Crusco e la notizia riportata non trova alcun fondamento. Altro punto centrale del documento dell’Ncd riguarda il punto Inps. Sul punto c’è da precisare che questa amministrazione ha messo a disposizione alcuni locali che meritano di essere soggetti a ristrutturazione. Con la stessa Inps ( responsabili regionali e nazionali) siamo in trattativa per assegnare locali da adibire a sede provinciale relativa a pensioni e a visite legali.  Allo stato vi è la disponibilità per un punto informativo dell’Inps. E recente è stata la delibera di Giunta di mettere a disposizione locali in comodato d’uso gratuito a fronte di locali occupati a pagamento da diversi anni. Tutto questo  rappresenta la buona e corretta amministrazione della cosa pubblica e nel contempo il modo trasparente per  affrontare concretamente i problemi di una città che ha bisogno di energie finanziarie e dell’attuazione  di un progetto politico di ampio respiro che deve essere concretizzato anche attraverso gli enormi risultati fino ad oggi conseguiti. Sul finale della nota della Giunta arriva la dichiarazione personale dell’assessore Crusco che specifica che “la mia attività è stata improntata esclusivamente ad una sana e prudente gestione che la situazione economica finanziaria dell’ente ancora oggi impone. Non ho nessuna appartenenza ad altri partiti o movimenti se non a quello che mi ha indicato nello svolgere quotidianamente il complicato ruolo di assessore al bilancio. Nella mia vita ho avuto sempre un comportamento coerente e leale, anche se, molte sono state le occasioni di essere avvicinato per cambiare "vestito politico” in cambio di lauti ricompensi. Non serve più parlare. I risultati per quanto riguardano le mie deleghe sono sotto gli occhi di tutti”.

FOCUS TECNICO SULLA VICENDA IMMOBILE PIAZZA MATTEOTTI

L’immobile comunale di Piazza Matteotti, oggetto della recente procedura di valorizzazione (locazione con opzione di acquisto), è stato inserito sin dall’anno 2009 tra i beni suscettibili di essere alienati. Il Consiglio Comunale pro-tempore, infatti, con le delibere n. 66 del 20.10.2009 e n. 32 del 30.12.2012 ha approvato la ricognizione del patrimonio immobiliare da alienare ai sensi dell’articolo 58 della Legge n. 133 del 2008.

Dal 2013 in poi, con diversi provvedimenti, sia il Commissario Straordinario che il Consiglio Comunale in carica hanno confermato l’inserimento dell’immobile nell’elenco dei beni disponibili da valorizzare ed alienare. In particolare nel 2013 il Commissario Straordinario ha approvato con delibera n. 90 del 26.11.2013, allegata al Bilancio di Previsione 2013-2015, il programma delle alienazioni immobiliari, confermando tale volontà anche nel 2014 con la delibera n. 245 del 16.5.2014, anch’essa allegata al bilancio di previsione 2014-2016.

L’Amministrazione Comunale in carica con delibera n. 149 del 23.7.2015, allegata al bilancio di previsione 2015-2017, approvato dal Consiglio il 6.8.2015 con la delibera n. 52, ha continuato ad inserire negli atti di programmazione l’immobile includendolo nel piano delle dismissioni immobiliari. La stessa decisione, con uguale iter, è stata seguita nel 2016 dove prima la Giunta con atto del 29.4.2016 n. 79 e poi il Consiglio approvando il Documento Unico di Programmazione 2016-2018 (delibera n. 22 del 19.5.2016), che ha al suo interno quale parte integrante il piano delle alienazioni, hanno continuato ad inserire il bene tra quelli suscettibili di alienazione e valorizzazione. Si evidenzia, inoltre, che nella stessa seduta il Consiglio Comunale ha provveduto, con la delibera n. 23, il bilancio di previsione 2016-2018. Tali atti fondamentali, il D.U.P.  E il bilancio, contengono al loro interno, poiché obbligatoriamente allegato agli stessi, il citato piano delle dismissioni e valorizzazioni del patrimonio comunale disponibile.

Oltre a tanto si rappresenta che il bene in argomento è stato già oggetto di una precedente procedura di dismissione indetta con determinazione dirigenziale n. 232 del 31.7.2014, trasmessa in uno ai chiarimenti e alla successiva rimodulazione del piano di riequilibrio alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti. Tale procedura ad evidenza pubblica si è conclusa con un nulla di fatto per la mancata presentazione di offerte. Si tenga presente che l’immobile era stato posto in vendita con una valutazione, a base d’asta, di euro 1.956.000,00 più bassa di quella poi periziata, successivamente, dall’ufficio tecnico comunale.

In merito, invece, all’attuale procedura ad evidenza pubblica, volta alla locazione con opzione di acquisto si riporta la sequenza degli atti approvati :

  • Con delibera della Giunta Comunale n. 79 del 29.4.2016, a seguito dell’inserimento del bene nell’elenco delle dismissioni approvato dal Consiglio in uno al documento unico di programmazione, l’Organo di Governo ha dato mandato al dirigente del settore finanziario di predisporre gli atti per l’avvio della procedura di locazione o locazione con opzione di acquisto dell’immobile ubicato in Piazza Matteotti;
  • In esecuzione delle delibere consiliari e di Giunta il Dirigente ha appropriato, con determinazione a contrarre n. 143 del 22.4.2016, l’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse finalizzate all’affidamento in locazione o in locazione con opzione di acquisto dell’immobile in parola;
  • L’avviso è stato pubblicato per 30 giorni consecutivi all’albo pretorio on line, a far data dal 27 aprile 2016;
  • Alla procedura ad evidenza pubblica, alla scadenza del 26/5/2016, è pervenuta una sola offerta;
  • Con successiva determinazione dirigenziale n. 248 del 7/7/2016 il dirigente del settore finanziario ha provveduto ad approvare i verbali delle sedute di gara (del 21 e del 23 giugno 2016) ed ha provveduto, contestualmente, alla formalizzazione della proposta di aggiudicazione;
  • Nelle more della verifica dei requisiti, in data 26.7.2016, lo stesso dirigente finanziario ha provveduto ad effettuare un verbale di consegna delle chiavi dell’immobile, in via provvisoria, alla ditta aggiudicataria al solo fine di “consentire una valutazione degli interventi da effettuare”. L’aggiudicatario dalla data del verbale si è assunto ogni responsabilità circa l’aperura, la chiusura e la vigilanza dell’immobile;

Ad oggi la procedura può considerarsi conclusa, anche a seguito della verifica positiva dei requisiti posseduti dall’aggiudicatario, da parte dell’ufficio contratti e dell’ufficio patrimonio (DURC, Casellario giudiziario, Visura Camerale e possesso dei requisiti ex articolo 80 del D.Lgs. 50/2016).

Anche nello schema di contratto di locazione con opzione di acquisto è utile puntualizzare che l’ente si è opportunamente tutelato contro eventuali inadempimenti contrattuali della controparte, con la previsione del versamento di tre mensilità di canone anticipati, di una cauzione pari a tre mensilità di canone e la presentazione di una polizza fidejussoria di primaria compagnia di assicurazione a garanzia dei canoni da versare per tutta la durata contrattuale. Non da meno si segnala che la mancata indicazione di un prezzo di vendita dell’immobile risponde all’esigenza di non considerare i canoni di locazione scomputabili dal prezzo di acquisto che, in caso di contratto di locazione con patto di acquisto, sarebbero stati, invece, scomputabili dal valore di dismissione, con evidente perdita finanziaria per l’Amministrazione Comunale.

Oltre a tanto è da mettere in evidenza che le alienazioni immobiliari incluse nell’elenco delle dismissioni sono state comunicate alla Corte dei Conti ed inserire nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale a garanzia di eventuali debiti fuori bilancio che pure nell’ultimo Consiglio Comunale, in sede di verifica egli equilibri di bilancio, sono stati rilevati per circa 3 milioni di euro.

Ne consegue che la sottrazione di un bene disponibile ad una procedura di dismissione già avviata ed in fase di conclusione, derivante da una regolare gara ad evidenza pubblica, potrebbe comportare anche paventabili danni all’erario e/o la mancata attuazione e conseguimento degli obiettivi fissati nel piano di risanamento ed oggetto di costante monitoraggio da parte dei revisori dei conti e della stessa Corte dei Conti Regionale.

 

 

 

 

 

 

 

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