METROPOLITANA LEGGERA DI SUPERFICIE, LE PRECISAZIONI DEL SINDACO OCCHIUTO
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“Sia chiaro che ancora non ho firmato alcun accordo per la realizzazione della Metropolitana leggera di superficie di cui la Regione ha illegittimamente appaltato senza i necessari permessi preliminari che devono essere rilasciati dal Comune di Cosenza. E che non firmerò mai se non sarò assolutamente certo dell'utilità delle opere da realizzare a vantaggio esclusivo della comunità cosentina”.
Tiene a fare delle precisazioni a chiare lettere il sindaco Mario Occhiuto. “Aggiungo che – afferma il primo cittadino - se mai ci fossero delle aperture da parte della Regione riguardo alle proposte migliorative di cui abbiamo parlato in passato sarà mia cura discuterne preventivamente (prima della firma) con i cittadini e con i consiglieri comunali. Stanno circolando molte voci nelle ultime settimane riguardo a presunti accordi già sottoscritti tra Comune e Regione, e quindi ci tengo a chiarire direttamente, ribadendo la mia posizione. Quella di sempre. 1) Non è assolutamente vero che i miei dubbi sul progetto messo a gara (e poi aggiudicato) dalla Regione siano stati superati. 2) È vero invece che la Regione mi ha invitato a discutere sulla possibilità di realizzazione dell’opera, offrendomi l’opportunità di proporre modifiche migliorative da apportare al progetto definitivo e rispondenti alle nostre preliminari richieste. 3) Ho espresso durante questi incontri le posizioni che ho sempre sostenuto anche pubblicamente e cioè: A) che è necessario discutere su un progetto complessivo di mobilità sul territorio urbano che tenga in considerazione le nuove tecnologie e le rinnovate esigenze dei cittadini (oggi per esempio è possibile l’uso di mezzi elettrici su ruote come bus, bici, auto elettriche). B) che è condizione imprescindibile elettrificare la linea ferrata esistente riqualificando le stazioni su via Popilia fino a Casali. C) che è necessario dotarsi di pullman elettrici con stazioni di ricarica a ribalta alle fermate. D) che non è opportuno creare barriere ed ostacoli sul viale Parco con presenza di sospensioni e cavi per il tram. E) che il viale Parco deve assumere sempre di più la connotazione di un grande parco lineare verde con arredi e attrezzature adeguate, senza la presenza di auto inquinanti. F) che è importante realizzare ai margini del territorio cittadino le sei stazioni hub con bike sharing e car sharing più le pensiline per pullman elettrici. G) che è urgente completare il sistema di piste ciclo pedonali per tutta la città compreso il rifacimento di tutti i marciapiedi pedonali con percorsi tattili e sonori. H) che è strategico investire su un sistema di accessibilità del centro storico comprensivo di parcheggi ed impianti di risalita (compresa l’ovovia per l’accessibilità pedonale al Castello). I) che è necessario cedere al Comune l’area delle ex ferrovie Calabro-lucane sul viale Parco, che necessita di riqualificazione urgente. Ci sono infine opere già finanziate e bloccate da anni dalla burocrazia regionale a cui deve essere preliminarmente dato il via, quali ad esempio la demolizione dell’ex albergo Jolly e il secondo lotto del contratto di quartiere di Santa Lucia. La mia proposta – sottolinea ancora Occhiuto - è praticamente quella di ragionare su un sistema complesso che riguardi la mobilità e il trasporto pubblico in ambito di città unica, e delle importanti opere pubbliche ad esso connesse. Quindi, per come può essere facilmente comprensibile dopo la lettura di tutte queste richieste avanzate alla Regione Calabria durante le discussioni preliminari, si è ancora nella fase interlocutoria. Non si può certo oggi rifiutare – evidenzia - un invito alla discussione e al confronto avanzatoci dalla Regione che prima invece arrogantemente (e illegittimamente) aveva dichiarato di poter andare avanti senza accordo con il Comune. Ciò non corrisponde al nostro modo di intendere l’attività amministrativa. Non possiamo farlo per responsabilità istituzionale. Al contrario, sarei felicissimo – chiosa poi Mario Occhiuto - se riuscissimo a concludere un accordo positivo più allargato e finalizzato a realizzare opere utili e sostenibili sul piano urbanistico e ambientale, utilizzando in modo proficuo le ingenti risorse strutturali messe a disposizione dall’Europa”.
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