ROVITO, VALUTATO POSITIVAMENTE IL DOCUMENTO APPROVATO DAL CIRCOLO DEMOCRAT DI CELICO
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“A Rovito – affermano D’Alessandro e Dinapoli – siamo sempre stati contrari alla realizzazione di impianti di discarica nella Presila cosentina che, oltre a rappresentare un potenziale pericolo per la salute pubblica, deturpano un territorio a forte vocazione paesaggistica e naturalistica. Consapevoli di ciò, da anni portiamo avanti una battaglia forte e determinata, volta alla chiusura definitiva della discarica di Celico.In questa direzione negli anni sono stati prodotti atti e fatti concreti che, richiamando l’attenzione sulla problematica e investendo di responsabilità gli organismi preposti, hanno finalmente incominciato a produrre frutti positivi. Il Comune di Rovito, per esempio, è l’unico Ente che ha proposto ricorso al Tar contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale, di cui attendiamo l’esito. Ma non solo: abbiamo spesso contestato, ufficialmente e pubblicamente, i dati forniti da Arpacal, formulato reiterate richieste di intervento al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, all'ASP di Cosenza - UOC Igiene Pubblica Cosenza – ed al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute NAS di Cosenza ed alla Regione Calabria, ottenendo ascolto, attenzione ed anche alcuni importanti interventi che hanno aperto il percorso che ci potrà portare alla definitiva chiusura del sito. Nel corso di un recente incontro con l’assessore regionale all’ambiente, Antonella Rizzo, abbiamo infatti registrato l’impegno da parte della Regione Calabria a sostenere i Comuni nelle operazioni di monitoraggio, non solo della nuova ma anche della vecchia discarica. In particolare, per quanto riguarda il problema odorifero, avvertito in maniera specifica a Rovito, la Regione Calabria ha assicurato l’avvio, nel più breve tempo possibile, di un piano di monitoraggio speciale proprio a favore del nostro Comune, che sarà effettuato in convenzione con un laboratorio dotato di naso elettrico. In questo contesto vale la pena ricordare, infine, il decreto del Dipartimento regionale “Ambiente e Territorio” che elimina 68 codici di rifiuti CER, che invece potevano essere sversati nell’impianto di Celico, in quanto previsti dall'Autorizzazione Integrata Ambientale” .“Nonostante ciò - proseguono D’Alessandro e Dinapoli – siamo ancora in trincea, a proseguire quella che definiamo una battaglia di civiltà per arrivare alla definitiva chiusura della discarica, forti della volontà in tal senso più volte espressa dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e che siamo certi saprà concretizzare nel più breve tempo possibile”. “Detto ciò - concludono il sindaco D’Alessandro e la coordinatrice Dinapoli - è del tutto evidente che la posizione che porteremo all’attenzione del Presidente Oliverio, nell’incontro previsto per martedì prossimo 13 giugno, rimane quella di sempre: chiusura definitiva della discarica e, nelle more, l’attuazione di azioni volte a tutelare la salute pubblica ed a salvaguardare il nostro ingente patrimonio naturalistico. Fermo restando, ovviamente, che qualora si dovessero riscontrare tracce fortemente inquinanti nei terreni e nelle falde acquifere dei nostri territori che rappresenterebbero una seria minaccia alla salute delle nostre popolazioni, il sindaco del comune in cui è ubicata la discarica, dovrebbe immediatamente emettere una ordinanza contingibile ed urgente di sospensione immediata delle attività del sito poiché la legge gliene dà piena facoltà”.
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