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Nella nuova stagione “More”, il Progetto Donna sigla la collaborazione con il Centro “R. Lanzino”
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Si chiama “Progetto Donna” ed apre la nuova stagione della Residenza teatrale More - Teatro Morelli. Nel nome la volontà di testimoniare, attraverso il linguaggio teatrale, un impegno concreto, prima di tutto attraverso la sensibilizzazione del pubblico, sulle svariate forme che può assumere la violenza di genere. E poi il desiderio di interagire con le realtà locali e, in questo caso, con quelle impegnate nel delicatissimo compito di prevenire la violenza alle donne. Questo impegno, alle nostre latitudini, si identifica con il Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”, nato in nome della giovanissima ragazza rendese uccisa nel 1988, che diventa così partner di “Progetto donna”. L’iniziativa prevede la messa in scena di tre spettacoli, che guardano con occhio diverso a tali scomode tragedie, che spesso si consumano in ambito familiare e acuite il più delle volte da un destino di solitudine nel quale le protagoniste vengono relegate. Ora, il valore aggiunto che deriva dalla collaborazione con il Centro Lanzino si traduce ne “Il Teatro al Centro”, incontro tra la compagnia Scena Verticale che dirige la Residenza al Morelli, le donne del Centro antiviolenza, e tutti coloro che vorranno partecipare. L’incontro si terrà giovedì 27 febbraio, alle ore 17.00, alla vigilia dello spettacolo inaugurale del progetto, presso la sede del Centro antiviolenza, in Via Ernesto Fagiani 17 (traversa di Via Cesare Gabriele). All’incontro parteciperà anche Saverio La Ruina, autore e protagonista dello spettacolo “La Borto”, in scena il 28 febbraio (ore 21). «Un incontro – precisano dallo stesso Centro Lanzino - che è il segno di un reciproco riconoscimento di valore e dell’attenzione prestata a tematiche che mettono a fuoco le donne e il loro modo di stare al mondo. C’è una evidente sintonia tra questa impostazione e un settore strategico del progetto politico e culturale del Centro che, al pari di tutti i centri antiviolenza, è impegnato sul versante del contrasto alla violenza alle donne anche con azioni che mirano a mettere in discussione la cultura che alimenta gli abusi e lede la dignità e la libertà delle donne. Il teatro, come ogni altro linguaggio o forma d’arte, ha un grande potenziale e una forza espressiva capace di penetrare, raccontare la realtà, denunciare e prefigurare nuovi orizzonti, mostrando così il suo impegno e il suo volto civile». La collaborazione si concretizzerà anche attraverso un incentivo alla presenza dei tesserati e degli utenti del Centro a teatro, con la disponibilità della Residenza a proporre un mini abbonamento speciale per gli spettacoli del “Progetto donna”, che permetterà loro di vedere tutti e tre gli spettacoli al costo di soli 15 euro. Dopo “La Borto”, il progetto mette in scena “Chiamatemi per nome. Lo spazio bianco” della compagnia reggina Spazio Teatro (7 marzo), ispirato al romanzo “Spazio Bianco” di Valeria Parrella, per concludersi il 14 marzo con la compagnia Teatro Casalaina, che propone “Nessun’altra mai”, dal testo “Ferite a morte” di Serena Dandini.
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