(Ansa) "Aderiamo massicciamente allo sciopero dei lavoratori del comparto dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, di giovedì prossimo, attivato contro la miope politica degli amministratori aziendali e con la complicità del Dipartimento tutela della salute della Regione e dell'Ufficio del Commissario per il piano di rientro". E' quanto afferma Dora Gallo del Movimento precari dell'Asp di Cosenza. "Nell'Azienda sanitaria provinciale più grande del mezzogiorno - è detto in un comunicato - i precari, in dispregio alla legge Madia, sono stati lasciati a piedi, mentre decine di milioni di euro sono stati spesi per contenziosi dubbi e per risarcimenti danni che gridano vendetta al cospetto di Dio. Tutto questo è avvenuto nel religioso silenzio dell'opposizione regionale, che pensa evidentemente solo a collaborare con chi governa e a non disturbare il manovratore. Grande delusione, poi, è arrivata dalle anticipazioni del decreto Grillo che sarà approvato prossimamente e che favorirà tutte le clientele pre-elettorali. Avevamo chiesto al Ministro, e ai parlamentari cinquestelle (assolutamente muti sulla vicenda) di emanare una norma che sospendesse fino al 31 dicembre i concorsi per primari e quelli per le figure amministrative, non perché non servano ma perché sono stati attivati, in fretta e in furia, in campagna elettorale regionale per favorire clientele e consenso". "Ignorare la nostra richiesta mentre centinaia di precari vengono lasciati al loro destino - riporta ancora il comunicato - la dice lunga sulla sensibilità che anche i Cinque stelle, che pure sembravano animati da uno spirito diverso, hanno nei confronti del clientelismo sanitario. Un clientelismo che ha prodotto, lo ricordiamo, risarcimenti incredibili per centinaia di migliaia di euro a dirigenti medici condannati per reati contro la pubblica amministrazione, incarichi legali al Tar per penalisti (!), un arbitrio assoluto che non risparmia nessuno delle aziende sanitarie ed ospedaliere. Basti leggere i vincitori, anzi le vincitrici, di alcuni concorsi ospedalieri, tutte figlie di ex dg o primari, per capire a che stato è la trasparenza in sanità in Calabria. Il ministro Grillo, non sospendendo questi concorsi, sarà l'inconsapevole complice di una stagione finale di clientele che si riverbereranno sulla collettività".