Coronavirus, un'App per il tracciamento di episodi a rischio
26/03/2020 |
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(Ansa) Nei paesi dove sono state usate le app per tracciare i pazienti infetti e trovare i contatti a rischio ci sono stati episodi di stigma nei confronti dei contagiati, che hanno dato anche vita a violenze, e persino danni ai negozi visitati dalle persone con il virus. Lo afferma Ramesh Raskar, un esperto del Mit Media Lab, che ha sviluppato una applicazione che codifica i dati in modo da evitare di esporre le persone infette. In alcuni paesi quando il test di una persona è positivo vengono inviati a tutti i possibili contatti i dettagli degli spostamenti, teoricamente in forma anonima. "In Corea del Sud - spiega Raskar alla rivista Ieee Spectrum - si sono formati sui social gruppi di vigilantes, che sono diventati dei 'detective da poltrona', che hanno messo insieme le informazione sulle persone del vicinato iniziando poi a prenderle di mira, o a scoprire dettagli estremamente privati delle loro vite". In Cina invece a creare problemi è stato il sistema secondo cui a ogni persona è assegnato un codice, verde, giallo o rosso, che varia a seconda di eventuali contatti con persone infette. "Le persone con il codice rosso sullo smartphone sono state insultate - racconta l'esperto -. In più vigilantes improvvisati che vivevano in grandi complessi residenziali e vedevano un residente tossire o starnutire hanno iniziato a non farli più entrare in casa, perché in caso di diagnosi positiva sarebbe diventato 'rosso' ogni abitante del condominio. E questo è successo in paesi con una popolazione omogenea, si può immaginare cosa potrebbe esplodere in una più eterogenea?". Il problema ha riguardato anche i negozi. "Immaginiamo che una persone infetta sia stata il giorno prima del test in un ristorante - spiega -. Nessuno ci andrà più anche se magari il paziente c'è stato solo per un'ora. Le attività commerciali sono anche state ricattate, con persone che hanno minacciato di rivelare sintomi fasulli per far comparire il negozio tra quelli 'segnalati'. E non serve neanche andarci fisicamente, hackerare i segnali Gps è abbastanza semplice".
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