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Donare sangue, una sfida civile: all’Unical la presentazione del progetto nazionale
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L’Ateneo punta con forza alla crescita delle donazioni: ogni mercoledì si può donare al Centro sanitario e durante gli eventi principali di Unical Festa sarà attiva una postazione mobile

Si è svolto nei giorni scorsi, presso l’Aula Seminari del Centro sanitario dell’Unical, l’evento di presentazione del progetto “Cultura della donazione di sangue nelle università italiane”, un importante momento di confronto e sensibilizzazione organizzato insieme ad AVIS e all’Azienda Ospedaliera di Cosenza. L’iniziativa – inserita in Unical Festa – ha ribadito l’impegno del Centro sanitario nel promuovere la solidarietà e coinvolgere studenti, docenti e cittadini in un gesto semplice ma essenziale: donare il sangue.

Il progetto si inserisce all’interno del programma nazionale “Il Ministero della Salute e l’Università al servizio della società”, finalizzato a diffondere la cultura della donazione negli atenei italiani, attraverso la sinergia tra il Ministero della Salute, la CRUI e la Sapienza Università di Roma.

A dare avvio ai lavori è stata Daniela Bonofiglio, presidente del Comitato tecnico scientifico del Centro sanitario, che ha ricordato il ruolo strategico del Centro e l’importanza della postazione fissa per le donazioni, attiva ogni mercoledì. Ha inoltre sottolineato come iniziative come questa servano a rafforzare la cultura della solidarietà e a potenziare le strutture sanitarie universitarie.

È intervenuto anche il prorettore delegato al Centro Residenziale, Francesco Raniolo, portando i saluti del rettore Nicola Leone. Ha condiviso la propria esperienza personale come donatore AVIS da oltre quarant’anni, sottolineando il valore civico e collettivo del gesto, invitando a fare di più anche in Calabria.

Marcello Maggiolini, presidente del corso di studi in Medicina e Chirurgia (Tecnologie Digitali), si è rivolto ai giovani, evidenziando la loro centralità nel successo del progetto. Ha ricordato la ripresa delle donazioni dopo il calo dovuto alla pandemia, sottolineando la necessità di consolidare questo trend. Ha quindi annunciato le tappe dell’autoemoteca che attraverserà il campus durante Unical Festa, a partire dal 4 luglio in Piazza Vermicelli per il concerto di Dardust, il 10 luglio sotto l’Aula Caldora con Lina Simons, il 15 luglio nuovamente in Piazza Vermicelli per la premiazione degli Unical Games e lo spettacolo di Federico Buffa, e infine il 18 luglio nella zona dell’anfiteatro, sempre in Piazza Vermicelli, durante il concerto di Stefano Bollani.

La “fotografia” della situazione locale è arrivata da Francesco Zinno, direttore dell’UOC di Immunoematologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Zinno ha offerto un'analisi realistica: la Calabria fatica ancora nella raccolta e Cosenza registra i numeri più bassi a livello regionale. Nonostante l’attuale autosufficienza, l’apertura di nuovi reparti aumenterà il fabbisogno di sangue. Anche sul fronte del plasma, la raccolta copre solo il 50% del necessario. Per questo, ha sottolineato, il contributo dell’università è essenziale.

A offrire una nota di fiducia è stato Mario Florio, presidente dell’AVIS Comunale di Rende, che ha raccontato i risultati raggiunti negli ultimi dieci anni, con sacche raccolte in città passate da zero a quasi mille l’anno. Un traguardo importante, ma ancora insufficiente rispetto ai bisogni.

A chiudere l’incontro è stato Sebastiano Andò, membro dell’advisory board del Centro sanitario, che ha riflettuto sul senso del volontariato oggi invitando a superare la dimensione del gesto individuale per promuovere un volontariato consapevole e progettuale. Andò ha infine indicato nel Centro sanitario un potenziale hub di eccellenza, richiamando l’esigenza di una visione condivisa e risorse adeguate.

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