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Terranova da Sibari, smantellata piazza di spaccio
07/07/2021 |
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21/12/2025
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21/12/2025
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21/11/2025
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30/09/2025
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13/09/2025
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11/09/2025
Nella mattina dell’11 settembre 2025 i militari del Nucleo ...
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17/08/2025
Il Comunicato:
"Una nutrita rappresentanza dei cronisti ...
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Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Terranova da Sibari, con il supporto dei colleghi delle Compagnie Carabinieri di San Marco Argentano, Corigliano Calabro e Castrovillari, e l’ausilio dell’unità cinofila dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito delle ordinanze di misure cautelari emesse dal G.i.p. del Tribunale di Castrovillari nei confronti di 7 persone ritenute responsabili di detenzione illecita e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, in particolare dal Sostituto Procuratore Flavio Serracchiani, trovano origine dalla prosecuzione di una precedente attività investigativa riguardante due aggressioni avvenute nell’ottobre 2019 nel vicino Comune di Spezzano Albanese, a seguito delle quali sempre i Carabinieri della Stazione di Terranova da Sibari, nel febbraio 2020 hanno eseguito delle misure cautelari nei confronti di quattro soggetti responsabili dei reati di lesioni, rapina ed estorsione, ai danni, anche, di una delle persone colpite dalle ordinanze odierne. L’attività investigativa sviluppata a seguito delle due aggressioni, ha fatto emergere come una delle vittime fosse dedita ad una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti in alcuni dei Comuni della Valle del Crati, tra questi in particolar modo su Spezzano Albanese e Terranova da Sibari, intrattenendo costanti contatti con tossicodipendenti del luogo, ricevuti, spesso, anche nei pressi della propria abitazione, con la collaborazione in più circostanze anche della convivente o ancora, al fine di passare più inosservati, nel parcheggio di un supermercato. L’indagine, da cui deriva l’operazione di polizia giudiziaria denominata “Thurium” condotta dai Carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano, ha consentito di ricostruire la rete di intrecci di un gruppo di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico del tipo eroina, disarticolandone così i canali di approvvigionamento e smercio. Il monitoraggio sui contatti della vittima dell’aggressione avvenuta nell’ottobre 2019, ha permesso così di individuare una ramificata rete di soggetti dediti al traffico di eroina, in piena attività nella fase precedente il primo lock-down, proseguita a rilento causa le particolari restrizioni, e ripresa pienamente nel post lock-down dal mese di maggio 2020 in poi. Nel corso della complessa attività investigativa sono stati ricostruiti e cristallizzati oltre 70 episodi di spaccio, documentando le modalità utilizzate dai corrieri per l’approvvigionamento dello stupefacente nella provincia di Taranto e nel Comune di Cassano all’Ionio, nonché quelle riferibili ai soggetti incaricati della successiva rivendita dell’eroina nelle piazze di spaccio. Numerosi sono stati i riscontri a seguito delle attività illecite captate nel corso delle indagini, caratterizzate da attività tecniche e contestuali attività di osservazione, tra cui arresti, denunce in stato di libertà e segnalazioni alla Prefettura, oltre al rinvenimento e sequestro di stupefacente. In particolare, nel corso delle indagini, due persone sono state arrestate in flagranza di reato da parte dei Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio, poiché trovate in possesso complessivamente di circa 70 gr. di sostanza del tipo eroina, una persona denunciata in stato di libertà oltre che nella specifica materia di stupefacenti anche in relazione alle violazione delle misure di contenimento (art. 650 c.p.) in piena pandemia da Covid-19, ed infine altre 3 sono state segnalate alla Prefettura di Cosenza quali assuntori. Dagli accertamenti condotti dai militari dell’Arma, è stato appurato inoltre che i sette soggetti interessati dalle misure cautelari odierne, di cui 6 associati al carcere di Castrovillari ed 1 sottoposto agli arresti domiciliari, fruivano tutti del reddito di cittadinanza. Nel corso delle esecuzioni delle misure cautelari sono state eseguite diverse perquisizioni domiciliari conclusesi con un ulteriore persona denunciata in stato di libertà poiché trovata in possesso di 30 gr. di sostanza stupefacente del tipo eroina e 0,4 gr. di marijuana
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