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Bisignano, intitolata una via a Radio Popolare
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Se esiste in Italia una toponomastica che riconduca la mente a qualche gloriosa emittente radiofonica del passato, ad oggi non ci risulta, mentre si è concretizzata la proposta accolta  dall’amministrazione comunale di Bisignano  di intitolare una piccola ma significativa porzione del territorio ad una radio privata, che ha lasciato ad oggi un solco identitario nella comunità locale e dunque un modo per esprimere  l' attaccamento alle proprie radici e  la salvaguardia culturale di quanto profuso in passato. Da oggi Radio Popolare ha una sua via e questo grazie all’impulso del suo fondatore,  il Dott. Lorenzo Cotroneo che si dice “contento”di quanto si è potuto disporre;  insomma "Niente è andato perso" , per cantarla alla Mina & Celentano ma di questo vi era più di una certezza.

LA  STORIA DI RADIO POPOLARE BISIGNANO

Radio Popolare nasce nel 1977 a Bisignano e diventa subito un centro di aggregazione per i giovani della città di Sant’Umile. L’idea di realizzare un’emittente, espressione politica dei giovani di sinistra, è di Lorenzo Cotroneo che insieme ad un gruppo di amici costituisce una Società cooperativa a Responsabilità Limitata, formata da venti soci che investono circa centomila lire ciascuno in questa nuova attività. Si acquista, così, l’apparecchiatura di bassa e alta frequenza, si prende in affitto, nella zona di Collina Castello, una piccola abitazione e si installa un trasmettitore da 150 Watt per dare il via alle trasmissioni. La frequenza è quella dei 101.3 MHz e il segnale raggiunge Cosenza, Paola e naturalmente tutta la Valle del Crati. “Il nome della nostra radio era liberamente ispirato alla famosa emittente milanese di cui condividevamo la stessa matrice politica. Una radio non di partito la nostra, semplicemente caratterizzata dall’ideologia di sinistra, ma sicuramente pluralista. All’interno del gruppo dei soci fondatori, infatti, c’erano persone con idee differenti dalle nostre, ma questo era solo un modo per arricchirci e crescere”. L’emittente trasmette convegni, cortei di protesta, consigli comunali, organizza la manifestazione canora riservata ai bambini “Lo Zecchino di Bisignano” e realizza tre edizioni del notiziario al giorno. Radio Popolare si avvale della collaborazione di illustri docenti come Fausto Cozzetto che coinvolge gli alunni degli istituti superiori in una trasmissione dedicata alla storia o Tobia Cornacchioli del Centro Studi Giacomo Mancini. Si viene a creare, inoltre, un filo diretto con gli studenti dell’Università della Calabria che spesso intervengono in diretta durante i dibattiti. La musica proposta dall’emittente è eterogenea anche se Lorenzo Cotroneo predilige il cantautorato impegnato e artisti come Paolo Pietrangeli, Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Il primo disco trasmesso è Limbo Rock di Perez Prado. “I dieci anni di attività della radio furono il frutto della voglia di fare di tutti i collaboratori e spesso anche delle loro famiglie. La partecipazione attiva e a titolo gratuito dei giovani che frequentavano la radio, permise, grazie anche alla realizzazione di un nuovo studio, di mettere in piedi un vero e proprio palinsesto. Il sabato si svolgeva una riunione per pianificare la programmazione della settimana. Tra gli eventi che ricordo in particolare c’è la mia partecipazione, insieme ad un amico, ad uno sciopero generale tenutosi a Roma nel 1978, dove riuscimmo ad intervistare importanti leader politici”. Radio Popolare Bisignano, secondo Cotroneo, ha rappresentato uno strumento di dialogo civile e di partecipazione alla vita sociale dell’epoca. Un luogo che ha saputo riunire idee ed esperienze diverse.   

(Tratto da “Radio, Radioline, Radiolibere di Cosenza e provincia di Osvaldo Morisco) ed. Kimerik

Nella foto uno staff di Radio Popolare Bisignano

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