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Festa della Liberazione. Franz Caruso: “Libertà, democrazia ed uguaglianza, capisaldi irrinunciabili della nostra Costituzione”.
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“Nell’ottantesimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, celebriamo ancora una volta e con sempre maggiore forza i principi di libertà, democrazia ed uguaglianza che rappresentano i capisaldi irrinunciabili della nostra Costituzione e che è necessario ancora custodire e difendere. Questo perché sono tanti i rigurgiti illiberali ed egoistici di chiara matrice fascista che ancora oggi si registrano nel nostro Paese, che inquietano, angosciano e destano molta preoccupazione”. E’ quanto afferma il sindaco Franz Caruso che prosegue: “Gli sfregi alla tomba di Berlinguer ed al Monumento di Matteotti, l’inchiesta di alcune testate giornalistiche   nazionali che hanno diffuso le immagini di giovani che inneggiano a Mussolini, utilizzando un linguaggio di inusitata violenza, sono il segno chiaro ed inequivocabile del clima pericoloso che serpeggia nel nostro Paese e che richiama gli anni bui del Ventennio. Contro questo stato di cose occorre reagire e la Festa della Liberazione deve simboleggiare non solo un momento celebrativo, ma, soprattutto, deve rappresentare l’occasione di riflessione e di ricordo   rivolta ai giovani che devono conoscere gli effetti logoranti e distruttivi di una ideologia che ha seminato morte e degrado, che ha piegato la libertà individuale, con la prigionia e la morte, e che ha fatto della sopraffazione, della prepotenza e della violenza una regola. Contro questo stato di cose si sono opposti tante donne e uomini che, sacrificando la loro stessa vita, hanno lottato nei gloriosi anni della Resistenza per liberare l’Italia da quella dittatura e consegnare a tutti noi un Paese libero e democratico che crede nei valori della Pace e della solidarietà. Anche Cosenza ha fatto la sua parte in quella battaglia di civiltà e libertà, che il socialista Paolo Cappello ha pagato con la propria vita. Una battaglia  della quale  come comunità dobbiamo sentirci orgogliosi e fieri. In questo solco e con questo esempio dobbiamo portare consapevolmente avanti una nuova resistenza contro la violenza, l’individualismo e l’intolleranza ancora presenti nel mondo, in Italia ed in Europa, dove da troppo tempo ormai la guerra ha ritrovato casa ed ospitalità, generando morte e distruzione”. 

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