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Adesso serve passare dalle parole ai fatti
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La delibera del Consiglio dei ministri del 7 marzo 2025, con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per il sistema ospedaliero della Calabria, rappresenta un passo importante. Ma non può restare un atto formale, privo di ricadute reali e misurabili. Adesso serve passare dalle parole ai fatti. Servono interventi concreti, trasparenti e immediati per garantire che i cantieri strategici della sanità calabrese siano gestiti nel rispetto della legalità e della dignità del lavoro.

Come Fillea CGIL Calabria ribadiamo con forza la necessità di garantire legalità, trasparenza e sicurezza in tutti i cantieri legati al rilancio del sistema sanitario regionale, a partire da quelli degli ospedali di Vibo Valentia, Palmi e Sibari.

Chiediamo che venga sottoscritto un protocollo di legalità, chiaro e vincolante, condiviso e firmato anche dalle organizzazioni sindacali, per porre un argine a qualsiasi forma di infiltrazione, irregolarità o sfruttamento. Non possiamo più accettare che, in nome dell’emergenza, si aprano varchi alla deregolamentazione o all'opacità, specie in una regione dove i grandi appalti pubblici sono spesso esposti al rischio di malaffare.

I recenti fatti che hanno colpito il cantiere dell’ospedale della Sibaritide sono un campanello d’allarme che non può essere ignorato.

Come Fillea CGIL Calabria poniamo con determinazione quattro richieste:

  1. Monitoraggio antimafia effettivo e continuativo e costante,
  2. Divieto assoluto del subappalto a cascata, per evitare che si creino catene incontrollabili di responsabilità e sfruttamento.
  3. Tracciabilità completa di lavoratori, mezzi e imprese coinvolti nei lavori,
  4. Applicazione integrale dei contratti collettivi nazionali di settore, senza deroghe o scorciatoie

Siamo convinti che la salute pubblica e la sicurezza del lavoro non possano più essere trattate come compartimenti stagni.

Siamo pronti, come Fillea CGIL Calabria, a fare la nostra parte, con responsabilità e spirito costruttivo. Ma non accetteremo scorciatoie o esclusioni. Servono regole chiare, strumenti efficaci, controlli veri e tolleranza zero verso ogni forma di opacità o infiltrazione.

Nella foto: 

Simone Celebre

Segretario Generale Fillea CGIL Calabria

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