Lo diciamo noi del Coordinamento Diri o alla Ci à, lo dicono tu quelli che da anni stanno comba endo contro lo stravolgimento urbanis co del quar ere Riforma-Rivoca , contro chi con arroganza ed egoismo pensa solo agli interessi priva , contro chi - infischiandosene della dovuta trasparenza amministra va - scavalca procedure giuridiche e democra che, vincoli della Soprintendenza, regole di buonsenso economico e poli co. Oggi però lo dice pure il TAR della Calabria. La nostra richiesta di accesso agli a rela vi alla costruzione del nuovo mostro edilizio su Corso Umberto ci è stata inizialmente negata dal Comune di Cosenza su opposizione della di a costru rice, ma noi non ci siamo ferma e abbiamo presentato ricorso al TAR che, con sentenza n. 01782/2024 REG.RIC. pubblicata il 9 o obre 2025, ci dà ragione perché: “nel caso di specie, l’opposizione della società controinteressata all’accesso appare del tu o generica («poiché coperta da riservatezza e non susce bile di divulgazione»), sicché deve escludersi che sia configurato uno dei limi all’accesso civico generalizzato contempla dalla legge “ e conclude che “il ricorso deve pertanto trovare accoglimento, con annullamento del diniego impugnato e disponendo che il Comune di Cosenza garan sca l’accesso ai documen richies nel termine di giorni 10 dalla comunicazione o dalla no ficazione della presente sentenza”. C’è di più, infa il TAR “condanna il Comune di Cosenza, in persona del Sindaco in carica, e Via Rivoca S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, alle spese e competenze di lite, che liquida nella misura di € 2.000,00, oltre al rimborso del contributo unificato e delle spese generali nella misura del 15%, nonché oltre a IVA e CPA come per legge”. Siamo molto soddisfa perché con questa sentenza: 1. 2. 3. viene svelata l’ignavia delle amministrazioni municipali di Occhiuto e Caruso che hanno, ogge vamente, favorito interessi priva e speculazioni, manipolato il diba to pubblico, negato, procras nato e infine, dopo il nostro ricorso, solo parzialmente concesso la visione degli a amministra vi, bocciato qualsiasi proposta avanzata dal nostro Coordinamento ‘Diri o alla ci à’, so ovalutato e marginalizzato le proteste dei ci adini; viene posto un limite allo strapotere di di e private il cui scopo non è rendere bello il quar ere o fornire servizi ai suoi abitan , ma solo quello di speculare e arricchirsi ai danni della comunità in tu i modi possibili anche aggirando norme e vincoli pos dalla Soprintendenza; per una volta si dimostra che a tu o c’è un limite e che l’azione persistente della comunità e della società civile può aiutare a sconfiggere l’ideologia del costruire tanto per costruire, del consumare inu lmente suolo, spazi, energie e risorse a raverso la trasformazione cieca e con nua del paesaggio ci adino, e a scandagliare i passaggi più contor di questa corsa verso il delirio urbano. Ribadiamo il nostro impegno a vigilare affinché qualsiasi intervento edilizio rispe i principi di sostenibilità, legalità e rispe o per gli interessi colle vi, e ringraziamo tu e le persone che hanno sostenuto la nostra lo a per un quar ere più giusto e vivibile. Invi amo la ci adinanza a partecipare a vamente al processo di difes a della ci à e del territorio e a rimanere aggiorna sulle prossime inizia ve del nostro Coordinamento.
Coordinamento Diritto alla Città