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RENDE, ACCOGLIENZA MIGRANTI: MICELI, COME STANNO I FATTI ?
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Anche su una questione fondamentale, come l’emergenza dell'arrivo dei profughi in Calabria, assistiamo increduli alla totale inadeguatezza dell’amministrazione Manna nella gestione e nella comunicazione ai cittadini. Ad oggi non sappiamo infatti cosa stia succedendo e cosa succederà e in che modo la nostra città sarà coinvolta nell’accoglienza ai migranti. C’è chi dice che i richiedenti asilo da ospitare nella nostra città saranno cento, chi trecento, chi dice che saranno ospitati a Saporito, chi ad Arcavacata. Il sindaco si affretta a puntualizzare che lui non c’entra nulla, forse è addirittura sindaco a sua insaputa, è tutta colpa della Prefettura e lui non decide niente. Occorre ricordare a Manna che è il sindaco di Rende, e in quanto tale è responsabile dell'ordine pubblico e della sicurezza sul nostro territorio. La sua stessa maggioranza, però, di contro, lo bastona immediatamente ricordandogli che deve essere proprio Manna a decidere la collocazione dei migranti nel territorio comunale. Il Comune, è infatti noto, non è obbligato ad accogliere. Piuttosto, se ci sono dei locali di proprietà del Comune che vuole mettere a disposizione, fittandoli e adeguandoli come centro d’accoglienza, è un altro discorso. Manna è tenuto a chiarire questo aspetto alla città e a tutte le parti politiche venendo a riferire in Consiglio Comunale.In un’interrogazione il consigliere De Rose chiede perché siano già stati avviati lavori di adeguamento in una struttura di Saporito, e questo fa pensare che il trasferimento dei migranti fosse già stato preventivato, senza che i cittadini avessero la pur minima informazione. Abbiamo notizia di un incontro tra il sindaco Manna e il Prefetto, ma, a giudicare dalle note che arrivano dal Comune, sembra che non si sia concordato e concertato nulla sulla questione del flusso degli immigrati a Rende. Siamo insomma allo sbando più assoluto e, qualcuno, ne approfitta per creare allarmismo fra i residenti prospettando un problema sicurezza. Il Movimento 5 Stelle chiede al sindaco di convocare i comitati di cittadini che si sono prontamente formati dopo le frammentarie notizie che arrivavano man mano, e dare risposte chiare. Chiediamo al sindaco, inoltre, di coinvolgere le onlus che si occupano di volontariato e cooperazione del territorio. Loro sì che potrebbero dare un consiglio e una grossa mano nell’organizzazione complessiva dell’ospitalità, affinché siano garantite condizioni di vita che tengano in conto la dignità umana. Davvero il primo cittadino pensa che il solo problema sia approntare una struttura comunale per l’alloggiamento di questi migranti? Ci sono tutti i problemi legati alla presenza dei migranti e a buone pratiche di integrazione perché bisogna pensare sin da subito a come evitare il loro vagare per le strade di Rende, senza identità e funzione sociale, fermi a qualche semaforo o peggio indirizzandosi verso qualche attività illegale. Possiamo già prevedere l’aumento di comportamenti xenofobi, la nascita di nuove forme di disprezzo e di pregiudizi, con conseguente atti di violenza quotidiana, isolamento e discriminazione, e non perché Rende non sia una città accogliente e ospitale verso queste nuove forme di povertà e disperazione, ma per esclusiva colpa della mancanza di organizzazione e programmazione. Qualcuno informi il sindaco di cosa significhi amministrare una città, perché è palese, nonostante siano passati già due anni, che ancora non ne abbia contezza.
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