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PRESENTATO IL LIBRO DELLA SOCIOLOGA ROSSELLA CATALANO
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Sitratta del particolare“Manuale di sopravvivenza per genitori”

Genitori, un mestiere difficile, specie al giorno d'oggi, quando ci si trova a dover proteggere i figli dalle molteplici insidie del nostro tempo, prime fra tutte il bullismo e la pedofilia. Ma nulla è perduto. Basta seguire alcuni principi guida, esposti quasi come fossero un vademecum. E' questo il messaggio che arriva dalla sociologa, criminologa e ricercatrice cosentina Rossella Catalano, autrice del libro “Manuale di sopravvivenza per genitori”, nel quale ha trasfuso anche esperienze di autorevoli studiosi di psicopatologie dell'età evolutiva, e che è stato presentato al Chiostro di San Domenico nel corso di una manifestazione patrocinata dal Comune di Cosenza e dalla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera comunale Alessandra De Rosa. Ed è toccato proprio a quest'ultima fare gli onori di casa. “Ha un senso presentare questo libro – ha esordito la De Rosa - se si riesce a proporlo nelle scuole e far sì che l'Amministrazione comunale possa fungere da cassa di risonanza per le agenzie educative. Da donna impegnata nelle istituzioni, ma anche da madre non posso non esprimere apprezzamento per questa pubblicazione, soprattutto perché torna di grande utilità nella misura in cui non ci sentiamo sufficientemente bravi nell'educare i nostri figli e spesso si vive con i sensi di colpa. Il valore aggiunto di questo volume è da ricercare nel fatto che è di ausilio non solo per i genitori, ma anche per i ragazzi quando sono chiamati a prendere coscienza di sé stessi”. Alla presentazione del volume di Rossella Catalano è intervenuta anche Emiliana Guzzo, un passato da criminologa e un impegno attuale come avvocato ed esperta di progettazione e assistenza alla programmazione comunitaria. Ha letto il libro tutto d'un fiato, individuando alcune tipologie di problemi. Anzitutto il senso di debolezza e di inadeguatezza che i genitori hanno messo a nudo nell'ultimo decennio cui va aggiunto un senso di insicurezza che è anche uno dei pericoli più grossi. “Perché – si chiede Emiliana Guzzo - la nostra autorità genitoriale è messa in discussione da questo senso di profonda inadeguatezza? Si tratta di assenza di comunicazione o di qualcosa di più profondo? Come si supera? E in che modo la scuola può dare la giusta collocazione ad una problematica del genere?”. Interrogativi ai quali ha tentato di dare risposte l'autrice del libro Rossella Catalano. “Se impariamo a focalizzare la nostra attenzione sul cambiamento per certi versi epocale che è in atto, senza avere quel bisogno di certezze al quale eravamo abituati – ha sottolineato la sociologa - faremo un grande favore ai figli e ai nostri nipoti. E poi non bisogna avere i sensi di colpa perché questi rappresentano una trappola per la nostra mente per fare in modo che tutto resti com'è. Invece, è opportuno seguire il corso del cambiamento o, addirittura proporlo e avere fiducia nei figli e in noi stessi, con un livello di attenzione diverso. Un modo questo, necessario per educare i figli perché diventino autonomi e non siano delle prede. Bisogna acquisire autonomia, autostima e sicurezza in sé stessi, lasciando da parte la timidezza e la remissività. Indicazioni che non hanno pretese di esaustività, ma che tornano molto utili ai genitori. Tra le cause del cambiamento e del modo di essere dei ragazzi, Rossella Catalano  indica un'improvvida accelerazione dei tempi della vita, complice la tecnologia che con Internet, i cellulari sempre accesi e che rendono i nostri ragazzi perennemente connessi col mondo, soprattutto ai social, ci ha esposti ad un confronto più ampio. Ma la Catalano indica anche altre cause: “i valori solidi universalmente condivisi non ci sono più. La ritirata alle 21,30, senza un'altra possibilità, è ormai un lontano ricordo. Anche la percezione dei valori che i ragazzi hanno a scuola ci dicono che siamo soli, anche quando dobbiamo prendere una decisione importante o fare una scelta. I figli si accorgono della nostra fragilità personale”. Rossella Catalano traccia la strada da seguire per recuperare e ricostruire l'autorità genitoriale. “Occorre anzitutto un buon esame di coscienza, imparare a dialogare con i figli, dando una maggiore qualità al tempo che passiamo con loro. L'ascolto deve essere pieno, empatico. Nei confronti dei più piccoli occorre uno sforzo maggiore, soprattutto quando sono esposti al bombardamento mediatico della televisione e dei telegiornali pieni di notizie poco rassicuranti. Solo con un attenzione h24 si riesce a ridurre i danni creati dal mondo esterno”. Vivace e molto partecipato il dibattito che è scaturito dagli interventi del pubblico che hanno aggiunto interesse e sollecitato approfondimenti alla presentazione del volume che dal prossimo settembre sarà portato all'attenzione delle scuole della città.

 

 

 

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