Alla vigilia della gara con la Fidelis, dopo due sconfitte consecutive a Monopoli e con la Paganese in casa , sia filtrato uno spiraglio di luce che possa dare anche una dolce speranza per il futuro ?
Diciamo che a Matera rispetto alle due precedenti partite qualcosa è cambiato anche se non di molto. Difesa e centrocampo meritano complessivamente un’ ampia sufficienza con qualcuno che la supera pure. Ancora una volta il reparto che ha deluso è stato tutto l’ attacco senza nessuna eccezione .Un reparto dal gioco evanescente ed impreciso. Tutte le palle giocate da tutti gli attaccanti sono finite ai lati della porta o sopra la traversa. La squadra ha urgente bisogno di un rinnovamento in attacco e pertanto sia Guarascio e per esso Trinchera debbono subito darsi da fare e cercare un paio di buoni attaccanti fra gli svincolati altrimenti arriveremo a gennaio col peggiore attacco del girone e nelle zone basse della classifica perché se l’ attacco non segna punti non se ne fanno . Perina diciamo che ha avuto una partita di ordinaria amministrazione , tranne quando al 77’ il Matera mette la palla in rete e lui come al solito stava addirittura fuori dall’area di rigore. Stesso identico errore della seconda rete incassata con la Paganese sabato scorso . Per nostra Fortuna la rete è stata annullata per fuori gioco. A questo punto c’è da chiedersi : ma Fontana è cieco che non riesce a vedere gli svarioni di Perina ? Tutto ciò è negligenza dell’ allenatore che mette in campo un giocatore che ha perso la verve e la grande sicurezza che ha sfoggiato nello scorso campionato specie durante i play off. Un Perina in queste condizioni va subito fatto accomodare in panchina facendo giocare Saracco fin quando non riacquista la giusta forma . E Sabato arriva a Cosenza la Fidelis Andria e speriamo che l’ attacco sia più dinamico da saper centrare la porta e regalarci i primi tre punti di questa stagione . Per chiudere l’ ultimo giudizio sul Fontana di oggi : squadra messa abbastanza bene in campo e voto 6 per lui.
IL LUPO DI SENIGALLIA
Foto: Emanuele Taccardi