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COSENZA BRILLA E POI SI SPEGNE, IN FINALE VA LA SIS
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Città di Cosenza – Sis Roma 9-11 (2-2; 1-4; 3-1; 3-4)

CITTÀ DI COSENZA: Gorlero, Citino 3, Gallo, De Mari 1, Motta S. 3, De Cuia, Kuzina 2, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R., Nisticó, Sena. Allenatore: Capanna. SIS ROMA: Sparano, Tabani, Gual Rovirosa 3, Marani, Giovannangeli, Tankeeva 2, Picozzi 1, Sinigaglia 1, Galardi 3, Centanni 1, Giachi, Ambrosini, Brandimarte. Allenatore: Formiconi. ARBITRI: Pascucci ed Ercoli. NOTE: Uscita per limite di falli Kuzina (Cosenza) nel quarto tempo. Nel secondo tempo ammonito il tecnico della Roma Formiconi per proteste. Nel terzo ammonito il tecnico del Cosenza Capanna, sempre per proteste. Prima della partita osservato un minuto di silenzio in memoria di Brunello Spinelli, campione olimpico a Roma 1960. Superiorità numeriche: Cosenza 1/3 + un rigore e Roma 4/8 + un rigore. Spettatori 200 circa.

Sfuma al termine di una gara combattutissima la finale per il Città di Cosenza. Passa Il turno la Sis Roma, che suda contro una formazione coriacea ma discontinua. Termina 11-9 per le capitoline, contro una squadra, quella di Capanna, che passa in vantaggio, viene superata, riesce a ricucire andando sotto di un gol e si addormenta nuovamente nel finale. Strana la squadra di Capanna, costretto a spremere le sue giocatrici migliori in una rosa con pochi tenori e troppe giocatrici non abituate ad una posta in palio pesante. Cosenza abbandona così i sogni di finale in Coppa Italia, fa i complimenti alla Sis e prende il buono di una gara in cui Roma ha dovuto sudare e lottare al massimo per centrare l’obiettivo. La cronaca: Cosenza parte a razzo e trova subito due gol con Citino e Silvia Motta. Sembra la giornata di gloria per le calabresi che però spengono l’interruttore e per 14 minuti non trovano il bersaglio subendo un parziale di 5-0. La gara sembra segnata, Citino accorcia sul 3-5 ma Galardi porta la Sis sul 6-3. Inizia il terzo tempo e Cosenza si sveglia. Due reti di Silvia Motta e Kuzina sul tabellone, e il tempo si chiude sul 6-7. Il quarto tempo è ricco di emozioni. Galardi segna per la Sis, Citino accorcia e il botta e risposta va avanti fino all’8-9 con i centroboa protagonisti e le difese ballerine. Cosenza ha la palla del pari, ma in meno di un minuto commette due errori pesantissimi e incassa i centri di Picozzi e Sinigaglia. Il gol di De Mari serve solo per il tabellino. Termina 11-9 con molti rimpianti. Le rossoblu hanno giocato a sprazzi, in alcune fasi hanno dimostrato una identità vincente ma in altri frangenti hanno spento la luce. Capanna registra, si gode una Citino straripante, le prove positive di Kuzina, Silvia Motta e Gorlero, incisive nonostante qualche errore dovuto alla stanchezza, ma riflette sulle prestazioni di alcune giocatrici, forse non pronte a queste occasioni. Capanna dice la sua sul match. “Devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa in più – afferma il tecnico ligure – perché in questi match devi tirare fuori tutto. Volevo più continuità nel fare quanto preparato e non la ho vista neanche nei momenti migliori. È mancata, così come non ho notato la ferocia che devi tirar fuori in partita secca di semifinale. Abbiamo fatto cose buone perché il valore della Sis Roma è alto, ma loro non hanno fatto niente di più di quanto ci aspettavamo. Questo significa che dovevamo esprimerci meglio per colmare quel gradino qualitativo e di consapevolezza che gli avversari hanno in più di noi. Certo la squadra ora ha una sua personalità, ha reagito, non molla mai e anche quando è in difficoltà con molte espulsioni sulle spalle, cerca di fare bene il suo dovere. In queste gare però non basta e devo lavorare in questa direzione. La finale terzo e quarto posto? Ogni gara si gioca per vincere, e anche domani sarà così”. Appuntamento quindi alle ore 14 per la finalina.

Screenshot:raisport

 

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