Caserta, un'altra partita molto deludente da dimenticare. Una partita che ha confermato il male cronico, in questo campionato, dei lupi silani, ossia la mancanza di un reparto vitale come l' attacco. Si sperava che la campagna acquisti di gennaio risolvesse il gravissimo problema ed invece tutto è rimasto come prima. Sia Perez, tanto decantato, sia Okereke in campionato non hanno ancora centrato la porta avversaria. Ciò dimostra che anche a gennaio Trinchera ha scelto male ed ha ancora sbagliato. Il primo grosso errore lo fece in estate con la scelta di Fontana come allenatore rivelatasi fallimentare. Poi grazie a Guarascio è arrivato Braglia che ha fatto un miracolo facendo risalire la squadra dal penultimo posto all' attuale ottavo posto. Sotto la gestione Braglia non dimentichiamo neanche che abbiamo almeno nove punti in meno per le incertezze di Perina che rispetto allo scorso campionato a Cosenza ha avuto una grossa involuzione. Ci auguriamo che a giugno al rientro dal prestito alla Sambenedettese si possa ritrovare il vecchio Perina “Uomo Ragno”. Sulla partita di Caserta meglio stendere l' oblio visto che tutta la squadra si è esibita in una prestazione ampiamente sotto la sufficienza. Proprio per non calcare la mano ed essere generosi il voto è un 4,5,mezzo punto in più del reale. Per concludere: sarebbe meglio puntare tutto sulla Coppa Italia che potrebbe consentire ai lupi la discesa in campo al terzo turno , se non vado errato. Già i play off di questo secondo campionato di Serie C dell' era Gravina sono assurdi. 27 squadre per una sola promossa. Forse è più facile vincere una lotteria. Tutte queste assurdità dimostrano che c'è bisogno di una urgente riforma dei campionati dalla Serie A alla Serie D con norme stabili che non cambino ogni anno. Prima cosa abolizione dei ripescaggi e se necessario ricorrere solo alle posizioni nelle classifiche finali.
Il lupo di Senigallia
Foto Giuseppe Scialla