COSENZA NUOTO-WP CATANIA 12-6 (2-1; 5-0; 2-1; 3-4)
COSENZA NUOTO: Guaglianone, Cerchiara 2, Stellato, Chiappetta 7, Capanna, Trocciola, Aloi 2, Cavalcanti, Mascaro 1, Ponte, Altomare, Greco, Morrone. Allenatore: Bartucci.
WP CATANIA: Pellegrino, Arnaud 1, Viola 1, Scicali, Faro, Alessi 1, Arena B. 2, Privitera, Anfuso 1, Arena A., Dammino, Sfogliano. Allenatore: Cannavò.
ARBITRO: Lepre di Napoli.
Note: Spettatori 150 circa. Uscito per limite falli Cavalcanti nel terzo tempo. Espulso Capanna, rosso diretto nel terzo tempo. Espulsioni: Cosenza 3/8 più un rigore; Catania 0/8
“Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto bene, con qualità, voglia e consapevolezza che abbiamo buoni mezzi”. Le parole del tecnico di Cosenza Stefano Bartucci fotografano al meglio il successo di Cosenza per 12-6 nella migliore partita della stagione. E’ così, perché i rossoblu, trascinati da un Chiappetta autore di 7 reti, hanno vinto e divertito il pubblico presente. Il centroboa di Cosenza, inarrestabile oggi, ha infatti strappato gli applausi non solo per le tante reti siglate, ma per la qualità di alcuni gesti tecnici. In generale però Cosenza ha giocato una gara quasi perfetta, si è divertita in vasca ed ha gestito il risultato senza grossi affanni, trovando una vittoria che la porta a sette punti e la avvicina al sesto posto della classifica. La cronaca. Cosenza parte forte e realizza due reti con Chiappetta, bravo a sfruttare le due palle cadute al centro. Arnaud accorcia, ma nel secondo tempo Catania crolla sotto i colpi dei padroni di casa. Chiappetta segna altre tre reti variando il repertorio. Gol di sinistro, magia in anticipo sul portiere e rete di potenza, e Mascaro e Cerchiara su rigore portano Cosenza sul 7-1. Il terzo lo apre ancora il centroboa di Cosenza con un’altra magia, Alessi fa 8-2 ma Cerchiara ristabilisce le distanze per una squadra che perde in un sol colpo Cavalcanti e Capanna. Nel quarto tempo succede l’incredibile. In tre minuti Catania segna 4 reti e si porta fino al 9-6 ma Chiappetta segna ancora e Aloi, tra i più giovani in vasca, segna il primo gol in Serie B e replica poco dopo firmando la doppietta in una giornata da ricordare. Doppia gioia quindi per il ragazzo di casa Cosenza ma anche per Bartucci che analizza il match. “Devo dire bravi ai miei, perché si sono allenati con grande impegno e lo hanno tradotto in un successo meritato. Quel piccolo blackout è stato gestito con calma e coraggio e questo successo premia un cammino che stiamo facendo insieme all’insegna della crescita. Ora non dobbiamo adagiarci ma prendere il buono a livello tecnico e caratteriale che questa gara ci ha dato, sfruttando queste belle sensazioni per migliorare ancora di più. Chiappetta? Ha fatto sette gol, alcuni bellissimi e va lodato il suo lavoro, ma voglio sottolineare la prova del gruppo, perché oggi ha vinto la squadra, non il singolo”.
SERIE A FEMMINILE
CITTA’ DI COSENZA – RAPALLO PALLANUOTO 5-8 (2-1, 2-1, 1-3, 0-3)
CITTA’ DI COSENZA: Gorlero, Citino 1, Gallo, De Mari, Motta 1, Nistico', Kuzina 1, Nicolai, Di Claudio 1, Presta, Motta 1, De Cuia, Sena. All. Capanna
RAPALLO PALLANUOTO: Lavi, Zanetta 2, Gragnolati 3, Avegno, Marcialis 1, Sessarego, Antonucci, Giustini, Van Der Graaf 1, Cuzzupe', Genee 1, Gagliardi, Gaetti. All. Antonucci
Arbitri: Calabro e Pascucci
NOTE: Marcialis (Rapallo) uscita per limite di falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Cosenza 2/8 e Rapallo 6/9. Spettatori 150 circa
Sconfitta e rimpianti per il Città di Cosenza, che lascia l’intera posta in palio al Rapallo al termine di una partita dai due volti. Primi due tempi con le calabresi sempre in partita, agonisticamente cattive e concentrate. Il 4-2 è lo specchio di 16 minuti giocati da grande protagonista contro la terza forza in campionato. Poi il crollo, che in una gara dove la differenza di classifica non si era vista, diventa un carico di rimpianti che fa male alla squadra di Capanna. Il risultato è condizionato quindi dal blackout di Cosenza, che tra il secondo e terzo tempo non segna per più di 10 minuti e che sul finire del terzo, con la gara in bilico, subisce una doppia espulsione, e a inizio quarto subisce la rete in doppia inferiorità che ne scalfisce le ambizioni di rimonta. Rapallo quindi torna a casa con tre punti, rafforza il terzo posto in classifica e cancella la già difficile rincorsa di Cosenza alla final six. Per entrare nella fase finale, le silane dovrebbero vincere le ultime tre gare e sperare che Milano le perda tutte, per sfruttare il vantaggio negli scontri diretti. Una impresa quasi impossibile, ma che Cosenza dovrà cercare più guardandosi alle spalle che in avanti. La cronaca. Cosenza parte forte e si porta sul 2-0 con Roberta Motta e Kuzina. Van Der Graf accorcia sull’uomo in più, fondamentale in cui Rapallo chiude con un ottimo 6 su 9, e il primo tempo termina con buone indicazioni per Capanna. Il copione si ripete alla ripresa con le reti di Silvia Motta e Citino e il centro di Gragnolati, migliore delle sue per il 4-2 di metà gara. Cosenza poi frena. Genee va a segno, Gragnolati fa 4-4 e Di Claudio riporta avanti le silane prima della rete del 5-5 di Zanetta. Il terzo tempo sta per chiudersi, ma le padrone di casa incassano la doppia espulsione di Kuzina e Nicolai e riprendono nel quarto con due elementi in meno per trenta secondi. E’ un invito che Rapallo non fallisce. Gol di Marcialis, poi Zanetta e ancora Gragnolati con Cosenza fuori dai giochi. Capanna non è contento. “E’ un peccato, perché i tanti punti di differenza non li ho visti per due tempi e mezzo. Poi ci siamo adagiate, alcuni episodi sono stati a noi sfavorevoli, ma alcune nostre giocatrici hanno perso di vista quanto di buono preparato da loro in allenamento. E’ chiaro che loro sulle ali dell’entusiasmo riuscivano a far tutto bene, ma non abbiamo avuto la personalità giusta per riprendere la gara. Si poteva fare, anche sul 7-5 per loro, perché c’era tempo. Non ci siamo riusciti sbagliando troppo e facendo male sull’uomo in più”. Adesso testa al prossimo impegno fondamentale in chiave salvezza.