IL "NO" AL POZZO DENTRO I LAGHI DI SIBARI DIVENTA DEFINITIVO
Per La senatrice del M5S Rosa Silvana Abate «la strada da seguire riguarda le osservazioni tecnico-scientifiche e non le aule dei tribunali. Il lavoro per il bene comune, se perseguito con determinazione e competenza, porta sempre a ottimi risultati». Finalmente possiamo comunicare che il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS, con parere numero 2681 del 16/3/2018 ha confermato il parere negativo del 25/12/2017 in merito all’istanza di compatibilità ambientale del progetto “Perforazione del pozzo esplorativo “D.R. 74 AP/Liuba1 Or” presentato da Apennine Energy Srl. Il progetto, come più volte segnalato in passato in diversi esposti, note stampa e osservazioni redatti dal Movimento 5 Stelle, avrebbe arrecato danni irreparabili a tutta l’area compresa tra la Sibaritide e il Golfo di Taranto. Zone dedite, soprattutto, a turismo ed agricoltura. Per fermare questo scellerato progetto sono state tante le azioni messe in campo dal M5S e che ci ha visto impegnati in tutti i fronti, ancor prima della nostra elezione del 5 marzo, segno del grande lavoro fatto già in passato per il territorio Calabrese, segno, soprattutto, di quanto faremo poiché impegnati su tutti i fronti. Non possiamo assolutamente consentire che il nostro territorio possa essere piegato e distrutto da logiche che non appartengono assolutamente alla tutela dei cittadini, dell’ambiente e dell’interesse comune bensì ad interessi di politici che vanno incontro a multinazionali per meri fini economici. Siamo molto soddisfatti del nostro lavoro. Il nostro impegno sarà sempre più forte e costante in particolare su queste tematiche, consapevoli che i diritti dei cittadini vanno difesi e tutelati. Il nostro lavoro, soprattutto, ha dimostrato che la strada da seguire per opporsi alle istanze di trivellazione passa per le osservazioni tecnico-scientifiche e non per le aule dei tribunali visto che quasi tutti i ricorsi sono stati persi dalle Regioni. Determinanti per la negatività del parere espresso dal Ministero sono state le osservazioni redatte, in modo assolutamente volontario e gratuito, dall’avv. Silvana Rosa Abate, dalla dott.ssa Rosella Cerra, dal dott. Alessandro Melicchio, dal dott. Giuseppe Ferraro e dall’arch. Giovanni Battista Pisani. Altrettanto importanti sono state le iniziative di sensibilizzazione come manifestazioni, convegni (e qui un ringraziamento particolare va al dott. Ferdinando Laghi per la sua incondizionata disponibilità).