Il derby calabrese fra Cosenza e Catanzaro è stata una partita giocata all’ insegna del nervosismo specie nel primo tempo. Nella ripresa gli animi si sono un po' calmati,ma il gioco non è cambiato. Parlano chiaro gli otto cartellini gialli – quattro per parte – e l’ espulsione del catanzarese Onescu al terzo minuto di recupero del secondo tempo.
Ancora una volta in casa è stata una partita non partita. I tiri in porta appena un paio. Una partita giocata al 95% al centrocampo. Il Catanzaro ha saputo ben addormentare la gara per portare a casa un punto con lo 0-0.
È inutile che Trinchera dica: “ Facciamo il mea culpa per il derby”, perché questa è una squadra figlia sua ed è solo grazie a Braglia se ci siamo un po' risollevati raggiungendo la zona play off. Certamente una squadra senza attacco non può giocare per vincere e i Lupi devono ringraziare difensori e centrocampisti per la maggioranza delle reti segnate. Gli attaccanti sono tutti evanescenti perché arrivano sotto porta e falliscono puntualmente. Perez è stata con molta probabilità la più grande disillusione degli arrivi di Gennaio , con grande delusione dei sostenitori silani. Così è !
Anche Braglia ha ribadito che è stata una brutta partita e che bisogna fare qualcosa per l’ attacco. Ha qualche idea e cercherà di applicarla.
Ma c’è da credere che il dato è tratto: Mettiamo sotto spirito la salvezza, cerchiamo di superare indenni queste ultime quattro giornate e vediamo di comprendere come andranno a finire i play off e se riusciamo a centrarli. Con questi grafici variabili non si andrà lontano, ma con il pallone non si sa mai.
Il Lupo di Senigallia
Foto: Tucci/Pescatore