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MOVIMENTO NOI, METRO: L'APERTURA DEI CANTIERI E' UNA SCELTA DELL'ARROGANZA AL POTERE
05/09/2018
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

L’apertura del cantiere della metro tranvia rappresenta, per l’ennesima volta, come l’arroganza sia al potere di questa città e di questa regione, e come si trovi continuamente a braccetto nel momento in cui c’è da decidere insieme, su appalti milionari che condannano la società ad un futuro di schiavitù, e che non hanno nulla di moderno e positivo. La Metropolitana Cosenza Rende è un intervento non solo inutile, ma altamente invasivo, antiquato nella tecnologia, fortemente inquinante e antieconomico. Lo hanno sostenuto esperti che hanno motivato ogni dettaglio. L’utilizzo di mezzi su ferro risalgono ai primi del 900. Oggi, con l’utilizzo di mezzi a idrogeno ed elettrici, si potrebbero avere performance di rendimento altissime con livelli di inquinamento pari a zero e, di conseguenza, il massimo rispetto della salute umana e dell’ambiente. La Calabria, per colpa di politici inadeguati ai tempi della sostenibilità ambientale, si rende responsabile di una nuova scelta sbagliata e involutiva. Oggi, a Cosenza, al danno si aggiunge la beffa. Viene chiuso un asse viario principale come il viale Giacomo Mancini, senza avere nessun accenno di viabilità alternativa. Nei prossimi giorni saranno aperte le scuole e la città sarà immersa nel caos. Soprattutto, arriverà alle stelle il tasso di inquinamento ambientale che colpirà tutti cittadini a causa dell’ingolfarsi del traffico.

Per questo motivo, la scelta di aprire i cantieri, non solo è uno schiaffo alla democrazia, perché i cittadini avevano detto NO alla Metro con il voto popolare alle amministrative, ma anche una scelta criminale, perché mina lo stato di salute dei cosentini. La metro delle Coop Rosse del nord è un’opera fallimentare, non solo perché costerà alla fine 260 milioni di euro, ma anche per i costi di gestione, che saranno a carico totalmente dei Comuni di Cosenza e di Rende, e graveranno sulle tasse dei cittadini. La Metropolitana che da oggi condanna all’isolamento socio-economico il centro della città di Cosenza, diventa il simbolo dell’arretratezza politica e della sua arroganza. La stessa, che a causa della superficialità con la quale si trattano i fondi pubblici, ha già prodotto grossi danni sul campo sportivo e che oggi, al potere, calpesta la democrazia. E’ opportuno ricordare che il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, sottoscrisse la raccolta firme perché questa metro non si facesse. 

 

 

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