COSENZA1SPECIAL.it

 

Atti intimidatori nel Tirreno Cosentino il Sindacato di Polizia dice basta
04/02/2023
|
 

12/07/2025
Il bando per la XIV edizione 2026 del Premio Sila ’49 ...

12/07/2025
La delibera del Consiglio dei ministri del 7 marzo 2025, con cui ...

12/07/2025
Salvaguardare, valorizzare e trasformare in una motivazione ...

12/07/2025
Presentazione domenica 13 luglio ore 19.30 - piazza Umberto ...

12/07/2025
In anteprima il video "La Esse dei Single" il nuovo singolo inedito ...

07/07/2025
Quando ci saranno altri interlocutori, ritorneremo ad occuparci della ...

26/06/2025
Hai già programmato le tue vacanze? e al tuo amico a 4 zampe ...

21/05/2025
Sabato 24 Maggio dalle ore 21.00 nella piazza antistante il Museo del ...

La recente escalation di atti criminali nell'alto Tirreno Cosentino rappresenta una forte imposizione della criminalità organizzata sulla società civile. Le intimidazioni, gli attentati e le azioni violente contro persone innocenti hanno paralizzato la comunità che ora attende risposte dallo Stato. Il Segretario Generale della Calabria del sindacato di polizia LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato), Vincenzo Pino, ha dichiarato che non è la prima volta che assistiamo a questo tipo di azioni in Calabria e che LeS non rimarremo a guardare; merita l'attenzione adeguata da parte del governo. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà all'azienda di autolinee Preite, che lo scorso 23 gennaio ha visto distruggere tre dei suoi bus a Diamante, e alla famiglia Araugio di Scalea, titolare dello stabilimento balneare "Da Pietro", distrutto dalle fiamme. Questi atti spietati e crudeli dimostrano la volontà della malavita di affermare la sua presenza e potere. È ora di dire basta e ci aspettiamo un intervento deciso dello Stato, che non si limita a intensificare i controlli, ma che preveda anche altre misure. L'alto Tirreno Cosentino è una destinazione turistica popolare durante la stagione estiva, con un flusso di vacanzieri che triplica quello dei residenti. Riteniamo che sia essenziale intensificare la presenza dello Stato, anche attraverso l'apertura di un posto di polizia. Riteniamo che la chiusura del Posto di Polizia di Cetraro sia stato un errore e che, dopo questi episodi, sia necessario prendere in considerazione la possibilità di riaprirlo. In determinati territori "caldi", gli uffici di polizia non devono essere chiusi, ma rafforzati. Speriamo che gli autori di questi atti criminosi arrivino presto alla giustizia, poiché coloro che vivono per commettere illeciti a danno dei cittadini perbene non devono avere spazio nella società civile.

Commenta

 


Contatta la Redazione di Cosenza1Special.it
info@cosenza1special.it - Fax 0984 - 1801110

Privacy Policy

© Copyright 2015 - COSENZA1SPECIAL.IT
Registrazione Tribunale di Cosenza n.7 del 10/09/2012
Direttore Responsabile Osvaldo Morisco