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Cassano, intitolata una gradinata dello stadio a Cosimo Selvaggi
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Cosimo Selvaggi è stato un calciatore molto apprezzato nel mondo sportivo cittadino poiché, fin dalla tenera età, ha manifestato una grande passione per il gioco del calcio, divenendo un grande tifoso del Cassano Calcio e, in età adolescenziale, uno dei più grandi calciatori che la squadra abbia mai avuto fra le sue fila. Tantissime le richieste pervenute ai dirigenti dell’allora Cassano Calcio da squadre che militavano in serie C per ingaggiarlo: tutte respinte sia perché la locale squadra non ha mai voluto rinunciare ad un bomber di tale spessore e passione e per volontà del giovane calciatore il cui cuore era profondamente legato al Cassano, squadra dove era iniziato il suo sogno. Oggi, nonostante siano trascorsi trentasei anni dalla sua prematura scomparsa a causa di un brutto male, il suo nome è ancora impresso nella memoria collettiva e quando si parla delle vecchie glorie del calcio locale egli viene ricordato come il più bravo ed appassionato dei calciatori insieme a Franco Lione. Motivo per cui l’amministrazione comunale ha voluto intitolargli la gradinata del Toscano.

La cerimonia si è tenuta nel pomeriggio prima della gara Cassano Sybaris – Altomonte ed ha portato anche fortuna alla squadra che ha poi vinto la partita 1-0. Ad aprire i lavori è stata la relazione del consigliere con delega allo Sport Gianluca Falbo che ha spiegato i motivi per il quale la giunta e l’amministrazione comunale hanno voluto intitolare la gradinata a Selvaggi, il presidente del consiglio Lino Notaristefano, l’onorevole ed ex sindaco Peppino Aloise, il presidente del Cassano Sybaris Giuseppe Azzolino e la moglie del compianto Cosimo, Maria Nicoletti (che, a nome della famiglia, ha ringraziato l’amministrazione comunale per aver voluto celebrare la memoria del marito e ha ricordato anche un altro campione di calcio cassanese, Franco Lione, figura “gemella” a quella marito Cosimo e anche lui scomparso prematuramente e alla quale è dedicata la tribuna del Pietro Toscano), i quali hanno ricordati tutti la figura del mitico giocatore del Cassano che, oltre ad essere stato ottimo giocare, è stata persona meravigliosa tanto di cui si conserva il vivo ed emozionato ricordo. Prima della benedizione della targa, affidata al prezioso e solenne operato di Don Maurizio Bloise, è stato il sindaco Giovanni Papasso a tirare le fila del discorso.

«Cosimo Selvaggi – ha spiegato il sindaco Papasso – aveva un sogno, quello di diventare un grande calciato, interrotto troppo presto con la sua prematura morte. Ma la sua scomparsa non è stata vana. Se a distanza di trentasei anni il nome di “Schitù”, come affettuosamente lo chiamavano i tifosi di Cassano, è ancora impresso nella memoria collettiva e quando si parla delle vecchie glorie del calcio locale egli viene ricordato come il più bravo ed appassionato dei calciatori, ci sarà un motivo».

Il motivo si evince dalla scelta di intitolargli la gradinata del “Pietro Toscano”: e cioè l’esigenza di rendere omaggio ad un giovane che, nella sua breve vita, ha coltivato e realizzato una grande passione per lo Sport e, soprattutto, per i colori calcistici della sua città. «Soprattutto – ha concluso Papasso – tale scelta nasce dalla volontà di conservare a futura memoria il nome di Cosimo Selvaggi, quale esempio per le giovani generazioni perché possano appassionarsi alla sana pratica sportiva, che svolge un ruolo importantissimo nella formazione, nello sviluppo e nell’educazione; che spinge ad acquisire la capacità di vivere in gruppo e di sentirsi parte di un determinato contesto sociale. Un sogno, quindi, che oggi si completa perché Cosimo diventa un esempio da seguire da tutte le future generazioni».

Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Papasso e al Presidente del consiglio Notaristefano, il vicesindaco Antonino Mungo con la giunta comunale al completo, una rappresentanza del consiglio comunale, la famiglia di Cosimo Selvaggi, tantissimi amici e tifosi accorsi per ricordare la sua figura.

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