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'Mi mangio la Terra!': convegno promosso da AMI e Fidapa
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Giovedì 10 aprile 2025, alle ore 17.30, l'Hotel San Francesco di Rende ospiterà il convegno dal titolo provocatorio "Mi mangio la Terra!", un'opportunità di riflessione sulle scelte alimentari e sul loro impatto sull'ambiente. Organizzato in collaborazione dalla Fidapa BPW Italy (Federazione italiana donne arti professioni e affari) e da AMI (Ambiente Mare Italia), l'incontro si inserisce nella Settimana Verde, promossa da AMI, con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità sulla necessità di adottare scelte alimentari consapevoli e responsabili, fondamentali per la tutela dell’ambiente e per combattere il cambiamento climatico.

L'evento vedrà la partecipazione di esperti che affronteranno il tema della sostenibilità alimentare da diverse prospettive. Interverranno il professor Giuseppe Mendicino, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente dell'Università della Calabria, che approfondirà le strategie per una gestione responsabile di cibo e acqua; il dottor Pietro Leo, specialista in Malattie dell'Apparato Digerente e già primario di Gastroenterologia dell'Ospedale Annunziata di Cosenza, che esplorerà l'impatto ambientale degli allevamenti intensivi; e l'architetto Marisa Raffaella Gigliotti, referente delle Comunità Slow Food della Calabria e past presidente Fidapa sezione di Soverato, che discuterà dell'importanza delle Terre Alte nella protezione del territorio e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. La tavola rotonda sarà moderata da Elena Pistilli, presidente di AMI Cosenza-Tropea e past presidente Fidapa sezione di Cosenza, e da Lucia Nicosia, presidente in carica Fidapa sezione di Cosenza.

Elena Pistilli, presidente di AMI Cosenza-Tropea e past presidente Fidapa di Cosenza, afferma che: «Il titolo 'Mi mangio la Terra!' è volutamente polemico. Questo incontro ha una funzione divulgativa e mira a stimolare la riflessione, a formare cittadini consapevoli e a spingerli a un cambiamento delle loro abitudini, spesso dannose per l’ambiente, che abbiamo ricevuto in eredità e che dobbiamo restituire intatto alle future generazioni. L’associazionismo può fare molto per promuovere una corretta cultura ecologica». Con lo slogan «Proteggi oggi ciò che appartiene al domani. La Terra è nelle nostre mani», l’obiettivo è chiaro: promuovere un cambiamento culturale attraverso l’azione collettiva. L'AMI invita la comunità a considerare il futuro del nostro pianeta come una priorità, sottolineando l'importanza di agire ora per fermare il degrado ambientale.

Lucia Nicosia, presidente Fidapa sezione di Cosenza, esprime entusiasmo per l'incontro, sottolineando: «Siamo felici di celebrare il terzo anno di collaborazione con AMI, un’opportunità per unire le forze nella protezione dell’ambiente. L'evento si inserisce nel tema internazionale Fidapa BpW Italy "Ispirare, innovare, potenziare, trasformare: insieme, plasmiamo un futuro sostenibile". La Settimana Verde AMI è un impegno concreto che va oltre gli eventi: è un momento per coinvolgere la comunità e promuovere un cambiamento culturale che possa garantire un futuro più sostenibile». La partnership tra Fidapa e AMI ha già dato vita a numerose azioni concrete, come attività educative e laboratori, che puntano a sensibilizzare la popolazione sul tema della sostenibilità.

Il professor Giuseppe Mendicino, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente all'Università della Calabria, osserva: «Il cibo e l’acqua sono risorse fondamentali, ma devono essere gestite in modo responsabile per garantire la sostenibilità del nostro ambiente. Ogni fase della produzione alimentare ha un impatto, e dobbiamo lavorare per ridurre il consumo di queste risorse e migliorare l’efficienza dei nostri sistemi alimentari».

Il dottor Pietro Leo, specialista in Malattie dell'Apparato Digerente, aggiunge: «La produzione agricola e zootecnica impiega risorse vitali come acqua e suolo, mentre inquina con l'uso di fertilizzanti e pesticidi e contribuisce alle emissioni di gas serra, tra cui metano e CO₂. La lavorazione degli alimenti richiede energia e acqua, generando rifiuti e imballaggi, e la distribuzione comporta trasporti inquinanti e sprechi. Inoltre, il consumo domestico spesso comporta sprechi, e lo smaltimento dei rifiuti, come scarti e imballaggi, genera ulteriori inquinamenti e gas serra». Il dottor Leo mette in evidenza il ruolo cruciale del metano, un potente gas serra che proviene in gran parte dagli allevamenti intensivi. «Gli animali, in particolare ovini e suini, producono metano durante la digestione, un gas che viene rilasciato nell'aria. Inoltre, gli escrementi di questi animali, quando accumulati in grandi quantità, fermentano e rilasciano ancora più metano». Questo gas, più potente della CO₂ nel trattenere il calore nell'atmosfera, contribuisce in modo significativo al riscaldamento globale e agli eventi meteorologici estremi, con gravi conseguenze per la salute umana e per la natura. Il metano ha anche un effetto negativo sulla qualità dell’aria, favorendo la formazione di ozono a livello del suolo, un inquinante che aggrava i problemi respiratori e danneggia le piante. Per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, è quindi fondamentale diminuire le emissioni di metano, in particolare da parte degli allevamenti intensivi.

L’architetto Marisa Raffaella Gigliotti, referente delle Comunità Slow Food della Calabria e past presidente Fidapa sezione di Soverato, precisa: «Le terre alte, che coprono l’80% del nostro Paese, sono spesso sottovalutate, ma offrono risorse eccezionali. La biodiversità, l’aria pulita e l’acqua che le caratterizzano sono risorse che possiamo proteggere solo attraverso pratiche agricole sostenibili. Queste terre offrono opportunità anche ai giovani, che possono riscoprire mestieri legati alla pastorizia e all’agricoltura ecologica. Slow Food promuove la gestione di questi territori, difendendo la biodiversità e favorendo lo sviluppo di pratiche agricole che rispettano l’ambiente».

L'appuntamento del 10 aprile non è solo un invito alla riflessione, ma un invito all’azione. È un'occasione per lanciare un appello a tutti i partecipanti: è necessario adottare scelte consapevoli e responsabili nella vita quotidiana. Ogni scelta, anche quella apparentemente più piccola, può fare la differenza. Con il supporto di esperti, associazioni e istituzioni, il convegno si propone di avviare un percorso di cambiamento che parta dalla consapevolezza e arrivi a comportamenti concreti, per proteggere la Terra e garantirne la salute per le generazioni future.

 

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