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Commozione ed orgoglio al raduno dei calovetesi in Toscana
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In un’epoca in cui spesso si parla di perdita delle radici, momenti di incontro come quello promosso in occasione del raduno dei calovetesi in Toscana dimostrano che le comunità non sono solo luoghi fisici, ma spazi di relazioni, affetti e valori. E oggi più che mai abbiamo bisogno di sentirci parte di qualcosa di più grande, di ritrovare il senso di appartenenza e di solidarietà. Incontrarsi, riconoscersi, raccontarsi: tutto questo ha un impatto profondo sulla nostra identità, sulla coesione, sul futuro.

PIÙ DI 500 ALL’EVENTO, SINDACO SODDISFATTO

È quanto ha dichiarato il Sindaco Mazza in occasione della speciale trasferta di tre giorni, di incontri e partecipazione della comunità in Toscana, dove si sono dati appuntamento concittadini provenienti da ogni parte di Italia.

250 COMMENSALI AL RADUNO DEI CALOVETESI

L’evento al quale ha partecipato, oltre al Sindaco anche il vicesindaco Luigi Nigro, l’assessore Giovanni Paternò ed il consigliere comunale Vincenzo Fontana, ha preso il via con la Santa Messa officiata dal parroco Don Agostino De Natale. Il raduno vero e proprio è stato ospitato, invece, dallo spazio eventi St. Art di Calenzano, alla presenza della delegazione municipale guidata dal Sindaco Mazza, dei sindaci di Castel San Niccolò (AR) e di Calenzano Giuseppe Carovani. Sono 250 i commensali che hanno preso parte al pranzo preparato dai ristoratori; 500 le persone presenti alla sottoscrizione del patto di amicizia tra Caloveto e Castel San Nicolò.   

PATTO DI AMICIZIA TRA CALOVETO E CASTEL SAN NICOLÒ

Tra i diversi momenti che hanno scandito la tappa in Toscana c’è stata, infatti, la sottoscrizione del patto, iniziativa avviata già nel 2019 ed oggi formalizzata insieme al collega primo Cittadino Antonio Fani. Questo patto – ha detto Mazza - nasce da un legame autentico e profondo: la presenza, ormai storica, di una numerosa e operosa colonia di Calovetesi proprio in questa zona della Toscana, nel casentino. Uomini e donne che, pur costruendo il loro futuro lontano da casa, hanno conservato viva la memoria delle origini e contribuito a tessere un filo invisibile ma fortissimo tra le due comunità. Questo patto non è solo un gesto formale. È un impegno concreto a rafforzare i rapporti culturali, sociali ed economici tra Caloveto e Castel San Nicolò. È un primo passo verso un gemellaggio che darà vita a iniziative congiunte, scambi culturali, attività per le nuove generazioni e momenti di incontro che alimenteranno un sentimento di appartenenza reciproca.

RISTORATORI CALOVETESI A FIRENZE, AMBASCIATORI MADE IN CALABRIA

Severino Vaglica, Saverio Laurenzano, Piero Nigro, Salvatore Fontana, Gino Laurenzano, Salvatore Laurenzano, Alfredo Lettieri, Domenico Palmieri, Pietro Beraldi, Carlo Nigro, Marco Pometto, Paolo Labonia, Roberto Sapia E Giovanni Sapia. Sono, questi, i nomi DEI calovetesi, titolari di altrettante attività di ristorazione, tra le più note e ricercate a Firenze, ai quali l’Amministrazione Comunale ha voluto tributare un riconoscimento simbolico come ambasciatori dell’identità e della cultura enogastronomiche calabresi in Italia e nel mondo con la promessa di organizzare – ha scandito - un raduno di ritorno a Caloveto. In particolare la delegazione comunale ha voluto ringraziare Domenico Laurenzano per essersi fatto promotore e protagonista dell’organizzazione del raduno dei Calovetesi a Firenze, la Pro Loco di Caloveto e tutti quanti hanno contribuito a scrivere – ha concluso Mazza – questa bella pagina per l’intera comunità di Caloveto.  

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